Dibattito

Settimo: scontro infuocato sull'autonomia differenziata

Maggioranza e opposizione su schieramenti opposti, mentre continua la raccolta firme per il referendum abrogativo

Settimo: scontro infuocato sull'autonomia differenziata
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Il consiglio comunale del 25 luglio è stato caratterizzato da una serie di scontri accesi tra maggioranza e opposizione.

Nella foto Angela Schifino e Manolo Maugeri

L'ordine del giorno sull'autonomia differenziata

Come racconta il settimanale Prima Settimo, che dedica un ampio servizio alla seduta consiliare, è stata sin dai primi momenti evidente la netta contrapposizione tra una maggioranza trainata dal Partito Democratico e dall'altro lato dell'emiciclo una minoranza compatta con Lega e Fratelli d'Italia.

Uno dei temi che ha diviso i consiglieri è stato sicuramente l'ordine del giorno contro l'autonomia differenziata presentato da Anna Sanfilippo, capogruppo del Movimento 5 Stelle, e dalla consigliera del Pd Angela Schifino. Documento che mira a promuovere un referendum abrogativo di un disegno di legge che «aumenta il divario tra le regioni del nord e del sud – ha illustrato Sanfilippo -. Nella pratica, non verrebbero garantiti gli stessi servizi a tutti i cittadini nonostante il corretto versamento dei tributi e in questo modo, l'Italia sarebbe divisa in tanti piccoli staterelli».

«Ogni tentativo di colmare il gap con il meridione è morto con questo ddl – incalza Schifino -. Si tratta anche di una questione fiscale, perché le Regioni potrebbero trattenere il gettito. Inoltre i Lep, i livelli essenziali di prestazione che dovrebbero garantire equità, non sono stati definiti e finanziati. È un progetto suicida».

La Lega non ci sta

Un ordine del giorno approvato dalla maggioranza ma che ha lasciato dietro se' una coda di commenti e polemiche affidate ai social.

"La Lega Settimo Torinese difende questo importante provvedimento - fa sapere Manolo Maugeri - PD e 5 Stelle a Settimo attaccano senza nemmeno sapere di cosa si stesse parlando". E aggiunge: "Per la maggioranza di sinistra l'autonomia differenziata sarebbe contro la Costituzione. E' facile dirlo citando solo la prima parte dell'articolo 5 'la Repubblica, una e indivisibile', omettendo omettendo però il resto: 'riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo'. Per fortuna in consiglio comunale la Lega Settimo Torinese dice le cose come stanno!".

"I consiglieri del Pd - evidenzia poi l'altro consigliere leghista Moreno Maugeri - dimenticano che la Costituzione riconosce le Autonomie locali, ma promuovono il referendum abrogativo. Più assurdo ancora è che vorrebbero fare ricorso alla corte costituzionale perché (secondo loro) le Regioni non hanno abbastanza poteri. Ma di cosa stiamo parlando?". "Diffidate -prosegue - da chi propone un referendum abrogativo di una legge che dà più poteri alle Regioni e al tempo stesso propone ricorso alla Corte Costituzionale contro quella stessa legge in quanto ritenuta lesiva della sfera di competenza delle Regioni stesse. Coloro che non vogliono l’Autonomia differenziata sono le stesse persone che vogliono mantenere i divari territoriali esistenti, perché è più facile dare la colpa allo Stato che assumersi responsabilità".

Sotto l'intervento di Moreno Maugeri in consiglio comunale:

La posizione di Rifondazione comunista

Per Rifondazione Comunista, con il decreto liste d’attesa «il governo prende in giro gli italiani». In una nota stampa, il circolo Raffaele Renzacci, guidato dal segretario Luigi Camedda, esprime tutte le sue perplessità sulla gestione del tema sanità. Secondo Rifondazione, con questo decreto «si fotografa un sistema che governa da alcuni anni i disegni di salute in Italia e prende in giro milioni di cittadini e cittadine che sono da tempo indotti, volenti o nolenti, a rivolgersi alle strutture private». «Noi denunciamo da decenni il percorso di privatizzazione della sanità pubblica e riteniamo intollerante questa vera e propria presa in giro, dato che il Decreto non è supportato da nessun finanziamento», si legge nella nota in cui Rifondazione attacca anche il Partito Democratico «che oggi denuncia la privatizzazione dopo averla inventata e prodotta».

Pertanto, l’unica «via maestra è firmare per il referendum per l'abrogazione della legge sull' “Autonomia differenziata” per mantenere l'unità dell'Italia e non trasformare il nostro paese in diversi staterelli».

I banchetti dei 5 Stelle

A proposito di referendum, già da alcune settimane il Movimento 5 Stelle di Settimo sta raccogliendo le firme presso appositi gazebo sul territorio "contro le diseguaglianze, per tutelare i diritti di tutti!".

Ecco le prossime occasioni in cui firmare: domani, martedì 31 luglio dalle 9.30 alle 12, al mercato di via Castiglione a Settimo. Dopo la pausa di agosto si riprende il mercoledì 1 settembre dalle 10 alle 12 in via Italia all'angolo con piazza San Pietro in vincoli, poi il  7 settembre al mercato di via Castiglione e l'11 settembre all'ospedale civico di Settimo.

 

I sindacati

Anche i sindacati scendono in campo per promuovere la campagna referendaria contro l'autonomia differenziata. I banchetti organizzati da Cgil e Uil saranno presenti giovedì 5 settembre a Gassino, al mercato di via Foratella. Mercoledì 11 settembre, invece, dalle 9.00 alle 15.00, i sindacati si recheranno all'ospedale di Settimo, in via Santa Cristina.

 

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