Sanità

In Collina servizio 118 a rischio: mancano i medici

Ma il direttore generale di Azienda Zero assicura: "Stiamo cercando di gestire al meglio tutti i territori"

In Collina servizio 118 a rischio: mancano i medici
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Tutti i Comuni che gravitano su Chivasso (quindi anche quelli della Collina da San Raffaele fino a Gassino) per quanto riguarda il servizio di emergenza 118 dovranno fare a meno dell’ambulanza con medico a bordo, quella «Tango» che negli anni ha contribuito a salvare un’infinità di vite.

In Collina servizio 118 a rischio

Il motivo è la mancanza di medici: una carenza che si pensava di tamponare con i gettonisti ma, a quanto pare, nemmeno loro riescono a coprire tutti i turni dei mesi di luglio e agosto, ora garantiti a macchia di leopardo.

Le possibili conseguenze sono facilmente prevedibili: nei casi più gravi, per cui non basta l’ambulanza di base (con soli volontari) o l’India (con infermiere e volontari), a Chivasso dovrà intervenire una Tango (se disponibile) da Caluso o Settimo, o spostandosi nei Comuni da Trino, Santhià o Casale Monferrato.

In assenza di questi rinforzi dovrà per forza essere impegnato l’elisoccorso, che di notte impiega comunque 10/15 minuti a decollare e ha tre ore di fermo tecnico tra le 4.30 e le 7.30 del mattino.

Cosa dice la Legge

Eppure la legge parla chiaro: «Il Decreto del ministro della Salute del 2 aprile 2015 numero 70, relativo alla definizione degli standard dell’assistenza ospedaliera - si legge sul sito istituzionale del Ministero - individua i parametri di riferimento nazionali per il dimensionamento di seguenti elementi della rete dell’emergenza territoriale. Centrali operative 118: una centrale operativa con un bacino di riferimento orientativamente non inferiore a 0,6 milioni di abitanti oppure almeno una per regione /provincia autonoma. Postazioni territoriali: un mezzo di soccorso avanzato ogni 60 mila abitanti con la copertura di un territorio non superiore a 350 kmq, applicando un necessario correttivo specifico per la copertura ottimale nelle zone di particolare difficoltà di accesso per garantire l’adeguata funzionalità dei percorsi clinico assistenziali. Elisoccorso: un mezzo diurno per una previsione media di interventi compresa tra 400 e 600 anno per ogni base operativa e un mezzo notturno per una previsione media di interventi compresa tra 350 e 550 anno per ogni base operativa».

Basta fare due conti per capire come basterebbe il limite dei 60mila abitanti per rendere «obbligatoria» la presenza del servizio: la Tango di Chivasso, infatti, copre in «prima partenza» un’area da quasi 122 mila abitanti (da Brozolo a San Mauro).

Adriano Leli, direttore generale di Azienda Zero, prova a gettare acqua sul fuoco: «Stiamo cercando di gestire al meglio tutti i territori, in modo da “scoprire” il meno possibile tenendo conto dei carichi di lavoro. Luglio e agosto sono periodi difficili: come Azienza Zero stiamo cercando di affrontare la carenza di medici in modo più strutturale, rivedendo le tariffe e con le “automediche” sul modello Lombardia e Liguria».

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