Tragedia

Castiglione: il piccolo Andrea Vincenzi ucciso dalla pertosse

Il bambino era stato dimesso più volte dal Pronto soccorso: finora si era parlato di polmonite

Castiglione: il piccolo Andrea Vincenzi ucciso dalla pertosse
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Non da una polmonite ma dalla pertosse. Questa la causa della morte di Andrea Vincenzi, il 12enne di Castiglione Torinese morto all’ospedale Regina Margherita di Torino dopo due passaggi ospedalieri a Chivasso la notte tra il 21 e 22 febbraio 2024.

Castiglione: il piccolo Andrea ucciso dalla pertosse

Questo è quanto emerge dall’autopsia eseguita a fine febbraio 2024 dal medico legale Alessandro Marchesi, incaricato dal pubblico ministero Maria Baldari della procura di Ivrea, che sta indagando per omicidio colposo a carico di ignoti.

Il dottor Marchesi ha consigliato alla famiglia Vincenzi (assistita dall’avvocato Stefano Castrale) di effettuare una ulteriore consulenza pediatrica per fare ulteriore luce sull’accaduto.

Finora la causa della morte del bambino era stata individuata in una polmonite, ora lo scenario cambia.

Un lutto che ha scosso due comunità

La morte di Andrea aveva lasciato sgomenta la comunità castiglionese, dove il bambino viveva e frequentava la scuola media, e quella di Gassino, dove giocava a calcio con grande passione nel ruolo di portiere dell'Usd Gassino San Raffaele.

Ma la scomparsa di Andrea aveva toccato nel profondo del cuore tutti coloro che erano venuti a conoscenza della sua tragica fine. Dimostrazione tangibile era stata la grande partecipazione registrata in occasione della fiaccolata organizzata in suo ricordo e poi nel giorno del funerale celebrato nello stadio di Gassino.

Momenti in cui tutti si sono voluti stringere a mamma Valeria e papà Roberto nell'impresa quasi impossibile di lenire un dolore tanto grande.

La pertosse e la sua pericolosità

Come riporta il sito Vaccinarsì a cura della Società Italiana di Igiene, la pertosse, detta anche tosse canina, è una malattia infettiva causata dal batterio Bordetella pertussis. La malattia colpisce tutte le età, ma interessa prevalentemente i bambini di età inferiore ai 5 anni; i lattanti con meno di 6 mesi sono più a rischio di contrarre una forma severa della malattia.

La pertosse è una malattia molto contagiosa: un malato di pertosse può contagiare fino al 90% delle persone suscettibili all’infezione con cui viene a contatto. Si tratta di una malattia molto pericolosa nei bambini con meno di un anno e ancor di più in quelli con meno di 6 mesi di vita.

Nel 2016 a livello mondiale si sono verificati quasi 140 mila casi di pertosse, dei quali circa 40 mila solo in Europa. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2013 la malattia ha causato 63.000 morti tra i bambini con meno di 5 anni, la maggior parte dei quali nei Paesi in via di sviluppo, dove la vaccinazione è meno diffusa.

In Italia l’introduzione del vaccino contro la pertosse ha permesso di ridurre notevolmente i casi di malattia e le morti dovute alla malattia stessa: i dati 2010-2013 indicano un calo del carico di malattia del 97,6%. Ad oggi, però, parallelamente al calo delle coperture vaccinali, il numero di bambini al di sotto di 1 anno di età ricoverati per pertosse è in aumento.

 

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