Elezioni a Settimo: insulto omofobo sul manifesto di un candidato

Non sono mancate le dimostrazioni di solidarietà, dai colleghi di partito e non solo: a condannare il gesto anche il candidato sindaco della Lega

Elezioni a Settimo: insulto omofobo sul manifesto di un candidato
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Davvero una brutta pagina quella scritta da qualche incivile in questi giorni di campagna elettorale a Settimo Torinese.

Insulto omofobo sul manifesto

Un volgare insulto omofobo scritto in rosso a caratteri cubitali è comparso nottetempo probabilmente nel weekend tra l'11 e il 12 maggio sul manifesto elettorale di Antonio Augelli, candidato nel Comune di Settimo Torinese per il Partito democratico.

Lo stesso Augelli nei giorni scorsi sui suoi canali social aveva denunciato gli atti di vandalismo a danno di alcuni suoi manifesti, che erano stati perlopiù strappati e danneggiati. Ancora peggiore se possibile l'atto compiuto nei giorni seguenti. Ed è stato sempre il diretto interessato a raccontare anche questo nuovo grave episodio in un lungo post:

"È una tranquilla domenica di maggio - ha scritto Augelli sul suo profilo social - e ricevo un messaggino con scritto 'Anto anche il cartello sotto casa è stato vandalizzato' eh si, perché la storia dei cartelli vandalizzati la conoscono tutti in fondo… qualcuno l’ha capita a modo suo ma comunque il messaggio è arrivato forte. Oggi però non voglio parlarvi di quanto sia ingiusto strappare i manifesti elettorali, ma vorrei parlarvi della parola utilizzata che afferisce al mio personale status, strettamente privato certo, ma comunque dichiarato, non nascosto da tempo che però nulla ha a che vedere con la mia candidatura politica".

"E come ogni situazione che si rispetti - prosegue Augelli - non ho problemi a parlarne, anzi credo che farne informazione sia importante ancor più che denunciare e prendersela con il mondo per tali affermazioni. L’etimologia della parola usata deriva dai Lanzichenecchi, soldati che ormai non si studiano più neppure a scuola ma erano mercenari, quindi erano anche attenti ai conflitti politici che gli consentivano di strappare la quota maggiore in base a chi decideva di averli dalla loro parte. A tal proposito, che uno sia di 'Destra o di Sinistra' i diritti non hanno connotazione politica, ci sono argomenti che vanno trattati al di là del pensiero politico perché entriamo in un’area d’interesse pubblico dove i diritti civili sono essenziali e dove ogni persona deve sentirsi apprezzato, tutelato e non discriminato, al sicuro nella società in cui vive".

Augelli spiega poi di aver sofferto molto per questo tema nella sua vita: "Fin da piccolo venivo additato, già dalle medie, ma ho avuto la fortuna di avere una famiglia stabile e capace di capirmi e abbracciarmi nei miei momenti di difficoltà". Ma aggiunge che oggi è in grado di "affrontare con leggerezza situazioni come queste". Ma si dice preoccupato per chi "nella società, nella scuola, o in altri ambiti talvolta anche sportivi, si sentono additati come diversi perché spesso ciò che è diverso ci fa paura, o pensiamo che esporci possa nuocere al nostro status di vita".

"Ho aspettato un po’ prima di pubblicare - prosegue - perché volevo scegliere il modo giusto non accusatorio ma assolutamente educativo, non mettendo in luce l’atto ma dando valore al messaggio che questo poteva portare".

Augelli quindi conclude invitando tutti a sentirsi liberi di esprimere i propri sentimenti usando la spesso spiazzante arma della gentilezza, anche a fronte degli attacchi ricevuti. "Non state sul divano per timore: nella vita bisogna saper rischiare. Non c’è successo senza il giusto livello di difficoltà, in fondo le cose facili a chi piacciono?".

Le dimostrazioni di solidarietà

In seguito all'accaduto in molti hanno espresso solidarietà ad Augelli. Tra i primi, il candidato sindaco della Lega Manolo Maugeri, che ha condannato severamente l'accaduto:

" Non è mai bello vedere un manifesto strappato o imbrattato. Che sia mio o di un qualunque candidato "avversario", come in questo caso. È tristissimo constatare che ci sia ancora qualcuno che, nel 2024, al gesto già di per se' vile, aggiunge messaggi di questo tipo. Vergognosi! Rispetto, una parola di cui si riempiono la bocca tutti ma che, spesso, purtroppo, non trova riscontro nei fatti. Ecco, questo è quello di cui ha più bisogno la nostra società, la nostra comunità. La mia solidarietà ad Antonio".

Così si è espressa Nadia Conticelli, capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio comunale di Torino:

Solidarietà piena a Antonio Augelli e grazie per l’umanità e la fermezza con cui si mette in gioco. Ma non basta, perché lo spregio del ‘frocio’ sul manifesto elettorale è un rigurgito di machismo che offende tuttə noi. È il terreno che genera la violenza, verbale ma anche fisica e sociale.
“Sentitevi liberi di amare, anche se è considerato da sfigati” scrive Antonio. Ecco questo è il tema: continuare a coltivare la consapevolezza che la libertà è un valore e un diritto, in un momento storico in cui le voci libere vengono zittite e le coscienze si rifiutano di farsi scuotere

E' intervenuta anche Antonella Parigi, candidata alle Europee per il Pd:

"Solidarietà ad Antonio Augelli per l'attacco omofobo ricevuto. Proprio ieri sera, insieme ad Alessandro Zan, ho partecipato ad un dibattito pubblico sui diritti civili e sociali, discutendo su quanto sia importante dare rilievo e spazio ai gruppi minoritari, sia per quanto riguarda la parità di genere sia sul piano dei diritti civili e sociali del mondo LGBTQ+. 'Sentitevi liberi di amare anche se è considerato da sfigati perché la società consumista di oggi impone quasi di collezionare e non selezionare, vi assicuro che non è cosi; l’inclusione non è opportunismo, sentitevi accettati dagli altri senza timori ma solo se è realmente così", dice Antonio Augelli. Mi ritrovo pienamente nelle sue parole e gli offro la mia massima solidarietà".

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