Grazie a "Libera espressione" un ponte di solidarietà da Settimo all'Egitto
Intanto l'associazione ha anche ottenuto l'iscrizione nel registro del Terzo Settore
Libera Espressione, che ha come fondatrice e presidente Lucia Di Miceli, è un’associazione non ha scopo di lucro fondata nel 2017 e da allora si occupa di sostenere il percorso scolastico, e non solo, di 16 bambini orfani che vivono in Egitto e più precisamente al Cairo.
Acquistato un appartamento
Grazie al sostegno di tutti coloro che credono in Libera Espressione è riuscita ad acquistare un appartamento al Cairo, perché come dice Lucia: «In Egitto i bambini, superata una certa età e di sesso differente, se non consanguinei, non possono vivere sotto lo stesso tetto. Così abbiamo pensato che fosse necessario avere uno spazio tutto per loro, ma soprattutto non lontano dalle loro amiche».
L’appartamento, ampio e molto luminoso, è a due passi da quello dove risiedono le bambine, compagne e amiche, con cui hanno trascorso molto tempo insieme, ma ora, per ragioni anagrafiche e culturali, non è più possibile.
L'iscrizione al registro del Terzo Settore
Adesso l’Libera Espressione è stata regolarmente iscritta al registro del Terzo Settore con il numero 128700, l'acronimo Onlus non esiste più e si chiama Libera Espressione APS (Associazione di Promozione Sociale), ma tutto il resto è rimasto invariato.
Il loro motto è “Creazioni con amore” che conta otto volontari che si alternano nel banchetto che per diversi fine settimana è presente in centro a Settimo. Banchetto che propone creazioni realizzate con passione e interamente fatte a mano come portachiavi, collane, bracciali in pietra o all’uncinetto e molto altro.
“Opere d’arte che hanno come unico obbiettivo l’aiutare chi non ha avuto la stessa fortuna rimanendo solo in un posto del mondo dove la tutela dei fragili è ancora molto lontano. Così come negli anni passati – ha continuato Lucia – nel 2023 oltre all’appartamento abbiamo pagato le rette scolastiche per i bambini, sostenuto le maestre di sostegno e tutte le lezioni di recupero necessarie aggiungendo anche l’attività sportiva per alcuni di loro” .
Sedici piccole vite che, giorno dopo giorno, hanno bisogno solo di essere amate e accudite perché l’amore crea ponti e non confini.