Il caso

"A Gassino un'ala del cimitero è diventata una discarica"

Gazzara punta il dito contro l’Amministrazione uscente e lo stato del territorio

"A Gassino un'ala del cimitero è diventata una discarica"
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Tra tensioni, tentativi di alleanze e preannunciate divisioni, sale la febbre elettorale e attraverso sofisticate strategie di comunicazione si cerca l’attenzione dei gassinesi e la loro fiducia.

La battaglia a suon di manifesti

L’ormai ex alleanza tra Pd e M5s, di cui ora rimane soltanto la civica CuCurin, usa per esempio lo slogan «Gassino bella da vivere» per parlare con ottimismo della Città che spera di (ri)costruire in caso di vittoria elettorale.

Medesima strategia comunicativa della Lista civica Gassino, che usa però i manifesti per mettere l’accento sulle magagne del tessuto urbano, denunciando con tanto di foto lo stato di degrado del territorio. Condizione che, denuncia il candidato a sindaco della civica Gassino, Maurizio Gazzara, riguarda soprattutto il cimitero cittadino.

"Un'ala del cimitero è adibita a discarica"

«Un’ala del camposanto – denuncia dopo un sopralluogo – è praticamente adibita a discarica: è stata abbandonata lì della guaina in catrame, che andrebbe smaltita correttamente e non lasciato sul terreno, col rischio d’inquinare le falde. E poi ci sono marmi a rischio distacco, pericolanti e non transennati, calcinacci in caduta dal soffitto e bagni chiusi per manutenione da due settimane, senza che vi sia neppure un bagno chimico a sostituirli».

«Dopo 10 anni di colpevole disinteresse dell’amministrazione a guida Pd – aggiunge poi Gazzara, facendo le pulci ai suoi avversari politici –, gli assessori Morelli, Preti, Tropea e sembra anche il sindaco Cugini, si propongono per altri cinque ed i loro colleghi di partito propagandano gli slogan +Cura per strade e marciapiedi, +Cura dei parchi, +Cuore per il centro storico, +Cuore per il padiglione polivalente e per il campo di Bussolino. Ma dove sono stati questi assessori Pd negli ultimi 5 anni? Erano forse assessori per caso? O forse erano assessori a loro insaputa?» afferma solleticando gli avversari.

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