Lettera

Giachino (FDI) e la "vision" per rilanciare economia e lavoro a Torino e in Piemonte

Per l'ex sottosegretario di Stato tra le priorità dei prossimi cinque anni c'è anche il prolungamento Linea 2 sino a Settimo e San Mauro

Giachino (FDI) e la "vision" per rilanciare economia e lavoro a Torino e in Piemonte
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Senza una "vision" la politica non riuscirà a rilanciare economia e lavoro a Torino e in Piemonte. Ne è certo Mino Giachino, responsabile Trasporti e Logistica di Fratelli d'Italia ed ex sottosegretario di Stato ai Trasporti che da anni denuncia con numeri e azioni il declino vissuto da Torino, sempre più indietro nella graduatoria delle città italiane ed europee.

La vision di Giachino

"Vedere cosa ci sarà a Torino e in Piemonte nel 2033 aiuta a capire il grande lavoro da fare per avere le maggiori ricadute possibili dalle infrastrutture che si realizzeranno o che si dovranno realizzare per risollevare la Città, prima Capitale politica e dell’auto poi - spiega Giachino, che prosegue - Uso la metafora della Medicina per capire meglio Torino e il Piemonte. Il buon politico deve capire meglio e prima degli altri lo stato di salute della sua Città e della sua regione. Invece i Sindaci che hanno amministrato Torino dal 1993 a oggi non hanno capito che le medicine che avevano adottato (Turismo e Cultura) non hanno evitato a Torino un grave calo economico che ha prodotto impoverimento e degrado nelle zone più povere della Città e che oggi rendono i giovani che si fermano in Città precari mentre i giovani più fortunati dopo la laurea vanno all’estero a cercare un lavoro e un futuro. Sono stato il primo (“medico”) a capire nel 2008 che Torino cresceva meno della media nazionale ma Bresso e Chiamparino non mi credettero, sbagliando".

Giachino cita poi due dati: "L’anno scorso Banca d’Italia ha detto due cose fondamentali: 1)- Dal 2001 al 2019 TORINO ha perso 18 punti rispetto a Bologna e le altre Città del Nord. 2)- la economia di Torino e provincia che valgono il 55% della economia regionale sono la zavorra della economia piemontese che da seconda regione d’Italia è scesa a seconda delle classifiche all’8-10 posto tra le 20 regioni italiane".

"Avendo per primo capito la crisi di Torino nel 2013 - spiega - non mi sono limitato a denunciare la situazione ma ho guidato la battaglia per spostare a Torino la Autorità dei trasporti, nel 2018 ho guidato la battaglia che ha salvato la TAV con la grande Manifestazione SITAV del 10.11.2018, mentre nel 2021 ho lanciato la battaglia per lo stanziamento dei fondi a difesa del settore auto".

L'ex sottosegretario prosegue: "Ieri i sindacati, dopo 15 anni, hanno lanciato lo sciopero per difendere il settore auto, proprio nel momento in cui per la prima volta un Governo si pone l’obiettivo di rilanciare la produzione di auto nel nostro Paese. Spero e conto molto sul Piano Auto di URSO che vuole riportare la produzione auto nel nostro Paese a 1.000.000 di unità l’anno, un obiettivo che rilancerà Mirafiori e darà lavoro alle aziende dell’indotto e alla logistica dei trasporti".

Torino e il Piemonte nel 2033

Per capire quale sarà l’impegno della futura Amministrazione regionale, che va alle elezioni il prossimo 9 giugno, Giachino illustra cosa ci sarà a TORINO e in PIEMONTE nel 2033 e quali saranno gli interventi da mettere in atto per restituire al capoluogo e a tutta la regione la sua supremazia,

"Nel 2033:

1) MIRAFIORI triplicherà la attuale produzione di auto L’indotto italiano sarà ancora ai vertici del settore. Per questo motivo la Regione è Torino dovrebbero dare un pieno sostegno alla politica del Ministro URSO e della MELONI. Il rilancio della produzione di auto genererà l’aumento della logistica e dei trasporti.

2) Nel 2032 avremo la TAV che rilancerà il trasporto passeggeri e merci , turismo e logistica , rendendo più competitive là fabbriche torinesi e piemontesi e spingendo il turismo.

Nel 2024 -5 ultimata la Asti Cuneo e il tunnel del Tenda.

Nel 2026 ultimata la prima parte della Nuova Diga al porto di Genova che consentirà al primo porto italiano di far crescere i suoi traffici sino al 50% Questo spingerà la logistica piemontese se la Regione si darà finalmente una forte politica della logistica

Nel 2026 verrà ultimato il Terzo Valico ferroviario che spingerà la logistica alessandrina e novarese.

Nel 2032 con la ultimazione della TAV e degli altri Corridoi Ferroviari europei attorno ai centri logistici di Orbassano, Alessandria, Novara, Milano, Verona e Padova nascerà la più “Grande Area Logistica del Sud Europa” che renderà più competitiva e attrattiva di investimenti la Pianura Padana.

La TAV VALLEY composta da Lombardia, Liguria , Piemonte e Rhône Alpes con Torino baricentrica. Un’area che vedrà il treno AV come il mezzo di trasporto più competitivo e più green. Un’area che produrrà oltre 700 miliardi di PIL , la terza area economica di Europa. Un’area con oltre 30 Centri di ricerca, Università e Politecnici.

Il Piemonte dovrà entrare nel Porto di Genova riformando la Legge delle Autorità portuali.

Nel 2032 a Torino la Linea 2 della Metropolitana

La TAV è la Linea 2 della Metro ridurranno inquinamento e congestione del Traffico".

Le sfide dei prossimi 5 anni

Queste infine per Giachino le questioni più importanti che la Regione dovrà affrontare nei prossimi 5 anni:

  • Riduzione tempi liste di attesa nella Sanità
  • TANGENZIALE di TORINO, Collegamento veloce del Chierese e di Poirino al sistema tangenziale
  • CENTRO FIERISTICO e CONGRESSUALE
  • Sviluppo della logistica.
  • Sostegno alla montagna
  • PERIFERIE Torinesi, Barriera di Milano, Borgo Vittoria
  • Prolungamento Linea 1 Metro sino a Rivoli
  • Prolungamento Linea 2:della Metro sino a Settimo-S. Mauro
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