Sciopero dei lavoratori Bartolini: incontro positivo in Prefettura
Ricevute ampie rassicurazioni, la vertenza, relativa ad alcune difficoltà concernenti il versamento del TFR, è stata chiusa positivamente
Da venerdì 1 marzo, una cinquantina di lavoratori del magazzino di Bartolini a Settimo Torinese hanno incrociato le braccia, davanti ai cancelli di via Paganini.
Le ragioni della protesta
La situazione riguarda i lavoratori impegnati presso gli stabilimenti BRT siti nell’area metropolitana torinese, oltre 450 dipendenti distribuiti nei 5 siti produttivi presenti in questo territorio, tra cui quello di Settimo.
La protesta è stata messa in atto per il «mancato pagamento ai lavoratori del trattamento di fine rapporto dovuto in seguito al cambio di appalto avvenuto a dicembre», hanno spiegato i sindacalisti della sigla SI Cobas, organizzatori dell’azione di protesta.
Fino allo scorso mese di dicembre 2023, gli addetti lavoravano per conto dell’azienda “Samag”, che non ha pagato il Tfr, ovvero il «Trattamento di fine rapporto». Ora, invece, per la ditta Alba e consorzio Metra.
«Non è accettabile che aziende come Bartolini davanti a situazioni di questo tipo facciano finta di niente. Le aziende e l'Inps non possono scaricare tutto sulle spalle dei lavoratori. Anche alla luce del periodo storico complesso che viviamo. L’inettitudine padronale e l’insostenibile carovita fanno ripartire la protesta operaia, a poche settimane dallo sciopero di dicembre che aveva paralizzato tutto il polo di Settimo: dai cancelli si rivendicano salario, diritti e dignità contro lo sfruttamento e i cambi appalto sulla pelle dei lavoratori. Lo sciopero va avanti, lotta dura fino alla vittoria», spiega il sindacalista Daniele Mallamaci dei SI Cobas.
L'incontro in Prefettura
Nella giornata di lunedì 4 marzo però la situazione sembra essersi sbloccata: si è infatti concluso positivamente l’incontro tenutosi nel pomeriggio in Prefettura a cui hanno partecipato i rappresentanti dell’Inps e delle OO.SS. UIL Trasporti e FILT-CGIL, nonché i vertici delle società interessate, BRT, Samag Holding Logistic spa, Alba srl e Consorzio Metra.
"La vertenza - riepilogano dalla Prefettura - che ha portato anche, da parte di taluni lavoratori, al blocco delle attività lavorative presso gli stabilimenti coinvolti, aveva ad oggetto ventilate difficoltà concernenti il versamento del TFR ai medesimi dipendenti, a seguito di un avvicendamento delle aziende interessate dall’appalto delle attività della logistica".
Al termine della riunione, avendo ricevuto ampie ed esaustive rassicurazioni in merito alla prossima erogazione del TFR da parte dell’Inps a favore dei circa 455 lavoratori, le OO.SS. hanno confermato la chiusura positiva della vertenza e la regolare ripresa delle attività produttive.
Il Prefetto ha sottolineato la disponibilità delle parti e la concorde volontà di comporre la vertenza, auspicando la ripresa delle attività in un quadro di rinnovata fiducia e dialogo.