Polemica

Stangata a San Mauro: nel 2024 aumentano le tariffe scolastiche

I rincari riguardano tutti i servizi a domanda individuale, cioè mensa, pre e post scuola, centri estivi, nido

Stangata a San Mauro: nel 2024 aumentano le tariffe scolastiche
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Dal prossimo anno scolastico più care le tariffe di tutti i servizi a domanda individuale (cioè mensa, pre e post scuola, centri estivi, nido) per gli Isee compresi tra 3mila e 15-25mila euro.

Aumenti in vista

Gli aumenti colpiranno in buona sostanza le fasce più deboli della popolazione, che avevano «sfangato» i primi rincari sanciti con la delibera 38 nel maggio scorso, rivolti ai detentori di isee superiori a 25mila e 35mila euro.

Ora un secondo adeguamento tariffario, che come spiegato all’interno del verbale di giunta numero 163 del 15 novembre, riguarda «Unicamente le fasce non adeguate con la precedente deliberazione, ma in misura assai inferiore rispetto al tasso d’inflazione rilevato dall’ISTAT negli ultimi anni», e «Nonostante il periodo storico sia caratterizzato da forti incrementi inflattivi, con ricadute sui costi dei servizi offerti». Gli aumenti, permetteranno di incrementare la copertura (cioè la quota di costo che ricade sulle famiglie) dei servizi a domanda individuale dal 66% del 2022 al 72% nel 2024.

Il dettaglio

Nello specifico, il pre ed il post-scuola saliranno di 1 euro al mese. Il pre-scuola, in particolare, passerà da 17 a 18 euro per chi frequenta il tempo pieno, e da 10 a 11 per chi frequenta il parziale. Il post-scuola passerà invece da 26 a 27 euro per gli alunni a tempo pieno e da 15 a 16 per gli alunni a tempo parziale.

Le tariffe dei centri estivi saranno commisurate agli isee, con aumenti che si aggireranno tra 1,50 e 3,50 euro in più a settimana in base agli scaglioni. Per esempio gli isee fino a 3.100 euro vedranno lievitare la tariffa da 38,60 a 40 euro settimanali. Mentre per quelli compresi tra 15.000,01 e 25.000 euro il costo del servizio passerà da 96,50 a 99 euro.

Sempre a partire dall’anno scolastico 2024/2025 la retta della mensa incrementerà in misura progressiva in base agli isee e all’ordine dell’istituti, con aumenti che oscilleranno tra 0,20 e 0,40 centesimi in più a pasto. Nel caso, per esempio, di un isee compreso tra 3.100,01 euro e 6.000 il costo del pranzo passerà da 2,65 a 2,90 alla scuola dell’infanzia e da 2,91 a 3,20 euro alla primaria. Infine, per le tariffe del nido sono previsti aumenti tra 5 e 15 euro esclusivamente sul primo figlio iscritto.

Il dettaglio è consultabile nell’apposito documento, pubblicato in allegato alla delibera sul sito del Comune. Nel complesso gli incrementi peseranno sul portafoglio delle famiglie un centinaio di euro in più.

Il commento dell’assessore Bagarin

A chi si domanda il perché di una manovra che colpisce soprattutto i ceti meno abbienti, l’assessore alle politiche educative Daniele Bagarin ribatte «Non c’è stata una deliberata scelta di penalizzare le categorie più fragili. Abbiamo adeguato le tariffe per le fasce isee tra 3000 e 15-25mila euro perché su quelle imputate agli isee superiori eravamo già intervenuti a maggio scorso. Gli aumenti, inoltre, sono nell’ordine di pochi centesimi, in alcuni casi di qualche euro, e legati all’incremento del costo dei prodotti di cui le famiglie possono rendersi ben conto andando a fare la spesa, così come quello dei servizi. Per le stesse ragioni la gara per l’affidamento del servizio di refezione è andata deserta».

«Ciò che mi preme sottolineare – conclude poi Bagarin – è l’impegno degli uffici al recupero delle more. Abbiamo iniziato a spedire le lettere per recuperare le tariffe non pagate degli anni 2018-2019, che ammontano a 140mila euro circa. Poi proseguiremo con le annualità successive. Questo è l’ultimo tentativo di recupero che il Comune può fare, prima che le pratiche passino in mano a Soris».

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