Barriera di Milano: «Abbiamo persino paura di uscire di casa»
Gli abitanti del quartiere hanno incontrato alcuni esponenti di Comune e Regione per illustrare la situazione difficile che stanno vivendo
Barriera di Milano: «Abbiamo persino paura di uscire di casa». Gli abitanti del quartiere hanno incontrato alcuni esponenti di Comune e Regione per illustrare la situazione difficile che stanno vivendo. E si sono subito alzati i toni nell'ultima assemblea pubblica organizzata alla Cascina Marchesa di corso Vercelli.
Barriera di Milano: «Abbiamo persino paura di uscire di casa»
«Abbiamo paura persino a uscire di casa. Le nostre strade sono piene di criminali». I residenti di Barriera di Milano hanno incontrato alcuni esponenti di Comune e Regione per illustrare la situazione difficile che stanno vivendo. E si sono subito alzati i toni nell'ultima assemblea pubblica organizzata alla Cascina Marchesa di corso Vercelli.
Gli abitanti di Barriera hanno espresso ancora una volta la loro esasperazione. I cittadini si sentono assediati per la diffusa presenza di droga e microcriminalità. Ritengono che le misure promesse dalle autorità non siano sufficienti, e lo hanno spiegato ai politici che hanno partecipato alla riunione. L'assessore alle Politiche per la Sicurezza, Gianna Pentenero, presente all'incontro, ha confermato l'impegno per regolamentare meglio i minimarket, che spesso sono luoghi di degrado. Inoltre, si sta lavorando per affrontare il problema dell'ex Gondrand, prossima all'abbattimento. Dal canto suo, la Regione ha annunciato un aumento dei fondi per le pattuglie interforze dedicate ai presidi di sicurezza.
Chiedono tolleranza zero contro la criminalità
«Chiediamo tolleranza zero contro la criminalità. Ci sentiamo prigionieri a casa nostra!», hanno ribadito gli abitanti nel corso dell'assemblea, nella quale hanno manifestato chiaramente il proprio disagio.
«È da quasi 20 anni che ci fanno le solite promesse. Più sicurezza per il quartiere, miglioriamo la situazione, etc. ma poi cosa cambia? – evidenzia Angelo Martino, dal Comitato Torino Nord Barriera di Milano. Certo, vediamo più polizia, più forze dell'ordine nelle nostre strade Ma questi interventi a cosa servono? Gli agenti portano i delinquenti in caserma, per poi rilasciarli poche ore dopo. E questi tornano subito a delinquere nelle nostre strade».
Uno dei problemi di fondo è quello della “recidiva” dei criminali. E su questo il Comune vuole intervenire, con progetti specifici sulle singole persone. Altra criticità del territorio segnalata dagli abitanti è la presenza massiccia di minimarket: sono circa 300 solo in Barriera di Milano, spazi che non rispettano orari e che sono spesso luoghi di ritrovo per sbandati.
Intanto, è stato annunciato che altri 500mila euro verranno stanziati per potenziare la presenza delle forze dell'ordine. Mentre un milione di euro sono già arrivati dalla Regione Piemonte.
Stanziati fondi per avere più controlli
«Soldi – ha spiegato l'assessore alla Sicurezza, Fabrizio Ricca, che servono per far girare in strada polizia, carabinieri e aumentare la sicurezza sul territorio. Abbiamo già stanziato un milione di euro per la videosorveglianza a Torino nord. Ci sono tanti presidi visivi, ora servono maggiori interventi in strada». Dal Comune confermano invece il progetto di demolizione dell'area ex Gondrand. Ma sia la Gondrand che l'area circostante dovranno trattare con i privati per il processo di riqualificazione. L'area di via Cigna è una delle più problematiche del territorio, un nuovo Tossic Park, ma anche uno degli spazi in città in cui verranno realizzati i maggiori interventi. Le fabbriche saranno demolite per fare spazio alla linea 2 della metropolitana. Inoltre si pensa ad un progetto per l'area della vicina piscina, attualmente inutilizzabile, che potrebbe essere riqualificata in un centro sportivo a prezzi accessibili.
Un altro problema su cui intervenire riguarda i cantieri della stazione Rebaudengo-Fossata, con la fine dei lavori prevista per il 2024, mentre il lotto Grosseto-Sospello dovrebbe essere completato nei prossimi due mesi. Ma, nonostante gli sforzi, la stazione è ancora in uno stato di abbandono, con scale mobili mai completate e segni evidenti di degrado nelle vicinanze.