non si hanno sue notizie dal 29 maggio

Agente di San Raffaele scomparso da Oropa: giorni di grande apprensione

Disperati e impauriti gli amici e i colleghi di lavoro

Agente di San Raffaele scomparso da Oropa: giorni di grande apprensione
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C’è grande apprensione, a San Raffaele Cimena, per le sorti di Vitale Fascella, 59enne agente di polizia locale in forza al settore logistica del comando centrale di via Bologna a Torino.

Agente di San Raffaele scomparso da Oropa: giorni di grande apprensione

Di lui non si hanno più notizie dal 29 maggio. Ovvero l’ultima volta che è stato visto vivo.
È stato il fratello - che vive in Svizzera - a lanciare l’allarme dato che non aveva più avuto sue notizie da qualche giorno: il suo cellulare ha suonato a vuoto fino a quando, verosimilmente, non si è scaricata la batteria.
Di qui l’avvio delle ricerche che hanno avuto una prima svolta nella giornata di venerdì 2 giugno, quando i colleghi della polizia locale di Oropa hanno rimosso una Fiat Punto che era in sosta vietata nelle immediate vicinanze del famoso Santuario. Dopo alcune verifiche, infatti, sono risaliti al proprietario, ovvero Vitale Fascella.
Il giorno successivo, sabato 3 giugno, ecco l’attivazione del protocollo per le persone scomparse, con tanto di campo base nell’area del Prato delle Oche, a Biella, allestito dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Vercelli e dai Carabinieri di Biella.
Vitale, infatti, questa zona la conosceva molto bene. A tal punto che era conosciuto dalla maggior parte degli esercenti.

Disperati e impauriti gli amici e i colleghi di lavoro

Diverse le battute di ricerca - con in prima fila Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Aib, Carabinieri, Soccorso Alpino e persino alcuni colleghi torinesi - con tanto di uso di droni, cani molecolari eed elicottero, per trovare anche un piccolo indizio che possa dare una svolta a quello che è a tutti gli effetti un «giallo».
vi e anche alcuni suoi colleghi della polizia locale di Torino. Fin qui ogni ricerca, nonostante anche l'impiego di unità cinofile ed elicotteri, ha dato esito negativo.
Le indagini degli investigatori sono a «tutto tondo». In auto non sarebbero stati trovati biglietti. Ma c’è da risolvere il caso della pistola d’ordinanza, che non sarebbe stata trovata nell’armadietto del comando né nella sua abitazione né in auto. Così come la voce di una possibile grave malattia che lo avrebbe destabilizzato nel corso delle ultime settimane.
Disperati e impauriti gli amici e i colleghi di lavoro di Fascella.
Chi lo conosce lo descrive come «un grande lavoratore, molto disponibile» e che non ha mai dato «segnali» che potessero far presagire  ad una sua sparizione.

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