Il Ceronda torna a fare paura: "E il ponte col suo effetto 'tappo' si conferma un pericolo"
L'allarme poi è rientrato ma per Giulivi le immagini confermano come sia indispensabile la demolizione della struttura
Il livello delle acque ha fatto di nuovo preoccupare i venariesi la mattina di oggi, mercoledì 14 giugno.
Livello salito velocemente
Lo racconta il sindaco di Venaria Reale Fabio Giulivi: "A seguito delle piogge intense di queste ore, nella tarda mattina di oggi, abbiamo assistito con preoccupazione ad una nuova crescita rapida e costante del Torrente Ceronda. Il livello idrometrico è salito velocemente e ci siamo trovati per un'unità di crisi immediata con tutti i responsabili degli enti coinvolti. Fortunatamente la situazione è rientrata, non costringendoci ad attivare le procedure previste dal Piano di Emergenza Comunale".
"Ringrazio i dirigenti comunali, la Polizia Municipale, i volontari della Protezione Civile, i guardiaparchi dell'Ente Parco la Mandria, i tecnici del Consorzio, tutti presenti per valutare insieme la migliore strategia da adottare" aggiunge il sindaco.
Il ponte Castellamonte: "Così è pericoloso"
A margine il primo cittadino fa una considerazione riguardo il ponte Castellamonte, accompagnata da alcune immagini. "Guardate queste foto per capire il "livello di luce" praticamente azzerato tra gli archi e il livello dell'acqua. E' bastata questa pioggia intensa di metà giugno per farci arrivare quasi alla chiusura dello stesso. Forse più di tante parole rendono bene le immagini che raccontano il perché sia necessario arrivare ad una struttura nuova che eviti questo 'effetto tappo' delle campate così pericoloso per il nostro territorio. Fortunatamente i livelli idrometrici sono rientrati ma questi sono campanelli di allarme che un'amministrazione seria, responsabile e non demagogica non può trascurare. E noi non lo abbiamo fatto".
Non è mancata però qualche obiezione a riguardo: "Se è rimasto in piedi fino ad ora ed ha superato l'alluvione del 1994 forse non è poi così fatto male, a differenza del palazzo crollato in via Garibaldi, o è solo da quest'anno che piove a Venaria?". Ma il sindaco ha puntualizzato: "Non mi spiego. Il problema non è il rischio del crollo, quello non è in discussione. Il problema è che fa da tappo facendo uscire l'acqua nelle aree limitrofe. Le foto fanno ben vedere come con una pioggia più intensa o continua, in caso di innalzamento del livello idrometrico, l'acqua avrebbe superato le campate sbattendo sul parapetto uscendo ai lati".
Il progetto del nuovo ponte
Val la pena ricordare che entro il 2023 dovrebbe partire il cantiere per il nuovo ponte sul Ceronda (con conseguente demolizione dell'attuale) dando così attuazione a un accordo di programma stipulato nel 1999. La Città metropolitana di Torino, che ha il ruolo di stazione appaltante per la costruzione di un nuovo ponte in sostituzione del vecchio Castellamonte, nei mesi scorsi ha dato seguito al processo di appalto. "La costruzione del nuovo ponte - aveva spiegato Giulivi già alcuni mesi fa - rappresenta una grande opportunità per l’intero territorio: il progetto dell’opera pubblica risponde ai più elevati standard strutturali e di sicurezza idraulica".
"Si tratta - aveva poi aggiunto Giulivi - di un progetto molto atteso, nato con l'obiettivo di rendere facilmente accessibili e fruibili le numerose attrazioni del territorio, tra cui la Reggia di Venaria, il nostro centro storico, il Parco regionale La Mandria oltre ad un'area ove sorgono importanti siti produttivi. Inoltre, diventa più fluida la mobilità sulla SP1 e la creazione di due rotatorie, una su ogni sponda del ponte. Tutti i pareri tecnici sottolineano quanto l’attuale ponte possa diventare pericoloso in caso di alluvione: il nuovo ponte contribuirà a rendere il territorio più sicuro ed a migliorare la viabilità in una zona nevralgica del nostro Comune".
Il nuovo ponte è considerato da molti un’opera indispensabile fin dall’alluvione del 1994: il progetto ha avuto una gestazione molto lunga ma che ora vede tempi certi per la realizzazione: il cantiere – come aveva confermato la Città metropolitana di Torino – sarà avviato nella seconda parte di quest’anno.
Al termine dei lavori, saranno più raggiungibile e fruibili la Reggia, il centro storico di Venaria ed il Parco della Mandria, si avrà un nuovo ponte sul Ceronda ed una nuova sistemazione viaria della Strada provinciale 1.
Al contempo si procederà alla demolizione obbligatoria, per ragioni di sicurezza pubblica, dell’attuale ponte Castellamonte che non ha vincoli della Soprintendenza: durante i lavori sarà sostituito da un ponte provvisorio per limitare i disagi al traffico.
Il ponte nuovo sarà compreso tra due rotatorie: una in sponda sinistra da realizzarsi sulla Sp 1 delle Valli di Lanzo (denominata rotatoria Stefanat) e una in sponda destra (denominata rotatoria Castellamonte).