Codice di migrazione negato al cliente, Vodafone ha ragione: ribaltata la sentenza del Tribunale di Ivrea
La compagnia telefonica era stata condannata a risarcire un privato cittadino con 200mila euro
Vodafone condannata a risarcire un privato cittadino a cui aveva ingiustamente interrotto la linea telefonica di 200mila euro. A stabilirlo nel mese di gennaio fu il Tribunale di Ivrea, ma ora quello di Brindisi....
Maxi risarcimento del tribunale di Ivrea
C'erano voluti ben 12 anni e 8 giudizi, ma alla fine il Tribunale di Ivrea aveva emesso la sentenza definitiva nei confronti dell’operatore telefonico Vodafone Italia Spa condannato a risarcire quasi 200mila euro a un cittadino italiano per un codice di migrazione negato.
Si era trattato del più alto risarcimento mai riconosciuto in Italia a favore di un consumatore ingiustamente privato di un proprio diritto da parte di un operatore telefonico che per anni si è rifiutato di eseguire l’ordine del giudice di riattivare una linea telefonica illegittimamente interrotta.
Sentenza ribaltata
Ma ora quella sentenza viene ribaltata dal Tribunale di Brindisi. Nello specifico con la sentenza del 23 maggio 2023 il Tribunale di Brindisi ha dichiarato che le somme corrisposte da Vodafone Italia all'ex cliente non sono dovute perché Vodafone tecnicamente non era più in grado di fornire il codice di migrazione (oggetto della contesa) quando questo è stato chiesto e cioè 30 giorni dopo la disattivazione della linea, e che dunque l'ex cliente non aveva il diritto di chiederglielo. L'ex cliente ora dovrà inoltre farsi carico anche di buona parte delle spese legali. Si legge nella sentenza:
"Poiché Vodafone Italia non aveva la possibilità di fornire a omissis il codice di migrazione, ne discende che il convenuto ha agito, in sede cautelare, a tutela di un diritto inesistente, essendo oramai trascorso il termine entro il quale egli avrebbe legittimamente potuto chiedere alla convenuta (Vodafone, ndr) il codice di migrazione, e quest’ultima avrebbe avuto l’obbligo, nonché la possibilità, di fornirglielo".
Tutto inizia nel 2009
La vicenda nasce nel 2009 a seguito di un ricorso cautelare da parte dell'ex cliente per la mancata fornitura di un codice di migrazione con perdita del numero. All'ex cliente in questione venne disattivata la linea telefonica per morosità, ne chiese la riattivazione con lo stesso numero ma nel frattempo il numero era passato ad altro operatore. Vodafone era stata quindi condannata a una penale per ogni giorno di mancata fornitura di questo codice nonostante l’impossibilità a poterlo fornire - elemento accertato dalla consulenza tecnica richiesta dal Tribunale di Brindisi.
L'ex cliente dovrà procedere alla restituzione di quanto finora pagato da Vodafone.