Erba alta nel parco Iotti, ma c'è un valido motivo
Una scelta adottata per tutte le aree verdi anche nel Comune di Milano e che nei giorni scorsi ha acceso un animato dibattito
Nei giorni scorsi più di un cittadino settimese ha notato la vegetazione particolarmente rigogliosa (o incolta, in base ai punti di vista) nel parco intitolato a Nilde Iotti in via Della Repubblica. Ma non si tratta di un caso di incuria o di ritardo nella tabella di marcia degli interventi dedicati al verde e l'amministrazione lo ha voluto precisare pubblicamente.
Si protegge la biodiversità
"In questi giorni al parco Iotti è difficile non notare l'erba alta del prato centrale - esordisce in un comunicato l'amministrazione della sindaca Elena Piastra - Non è un errore e neppure una mancanza di cura. Il parco Iotti, la più grande area verde del centro, nasce anche con lo scopo di tutelare la biodiversità".
E infatti nel grande prato al centro del parco, in particolare, sono stati seminati fiori di campo che sviluppano il loro ciclo vitale secondo i ritmi della natura. "Questo vuol dire - prosegue l'amministrazione - che in primavera (specie quando piove), crescono i papaveri, la camomilla, il trifoglio incarnato e altri fiori tipici dei nostri campi. Quando c'è il sole, è facile vedere sui fiori api, bombi e farfalle e altri insetti impollinatori: il loro lavoro è fondamentale per fecondare migliaia di specie vegetali".
"Quel prato - precisa quindi il comunicato - almeno in questa stagione, non nasce per essere attraversato, ma per garantire uno spazio verde alla Città. Ecco perché l'erba è alta: è importante che i fiori esauriscano il loro ciclo e rilascino nuovi semi per spuntare nuovamente l'anno prossimo. L'erba verrà tagliata quando ciò sarà avvenuto".
Continuano gli interventi sul verde
Nelle altre zone della Città, la cura del verde prosegue, assicurano dal Comune di Settimo: "In questi giorni gli addetti stanno tagliando l'erba nella zona San Gallo, stazione, e nei prossimi giorni proseguiranno nelle altre parti della città seguendo il cronoprogramma. Quest'anno, è attiva un'ulteriore squadra di addetti per ripulire in particolare i marciapiedi".
Come a Milano
Quella di lasciare le aree verdi incolte a favore della biodiversità è una scelta tutt'altro che insolita ma anzi applicata anche da altre amministrazioni e soprattutto all'estero. Una su tutte Milano dove, a onor del vero, la scelta di ridurre gli sfalci nelle aree verdi per tutelare la biodiversità e l'ecosistema del verde urbano ha incontrato apprezzamenti ma anche tante critiche, soprattutto da parte dei padroni di cani preoccupati per la salute e l'incolumità dei propri amici a quattro zampe che così rischiano di incappare più facilmente nei pericolosissimi forasacchi.
L'assessore al verde di palazzo Marino, Elena Grandi, a tal proposito aveva portato l'esempio di Francoforte: "In molti parchi e giardini e aiuole della città l’erba è lasciata alta eppure i bambini giocano lo stesso e le persone si sdraiano nei prati - aveva detto l'mministratrice milanese - Stiamo provando a fare lo stesso a Milano, riducendo la frequenza degli sfalci". Ma questa spiegazione non ha del tutto soddisfatto chi è in allarme per gli animali e chi ritiene che questa scelta lasci la strada libera al degrado e all'incuria.
"I vantaggi per la città sarebbero notevoli" ha commentato invece a Repubblica.it Filippo Pizzoni, architetto paesaggista, vicepresidente di Orticola. In termini di qualità dell'ambiente, del clima. Ma anche di vita. I servizi ecosistemici che può aggiungere l'erba più alta sono di grande interesse perché portano più insetti che possano impollinare, aumentano la biodiversità delle specie vegetali e aiutano e contribuiscono ad abbattere il calore nei mesi estivi".