Le aree Olon diventano del Comune di Settimo per diventare un parco e una casa delle associazioni
Al centro dell’accordo c’è la cessione a titolo gratuito di una parte della proprietà
Un nuovo impulso per la trasformazione del quartiere Borgo Nuovo di Settimo. L’ufficialità è arrivata nei giorni scorsi quando si è dato il via libera all’accordo tra l’Amministrazione comunale e la Olon, la società che gestisce lo storico stabilimento industriale di via Schiapparelli e che negli ultimi tempi è stato protagonista di un’importante opera di ammodernamento. Lo racconta il settimanale La Nuova Periferia.
L'accordo
Un accordo che è l’esempio della sinergia tra pubblico e privato e che conferma quanto era stato annunciato dai due «partner» nel corso di una presentazione pubblica nei mesi scorsi. Al centro dell’accordo c’è infatti la cessione di una parte dell’area di proprietà della Olon in favore del Comune di Settimo, a titolo gratuito.
Cosa sorgerà nelle aree acquisite
Si tratta in particolare delle seguenti operazioni: «Il terreno libero che confina con il perimetro nord dello stabilimento, oggi a destinazione industriale, verrà convertito in parco. Uno spazio che potrà essere fruibile alla cittadinanza e favorire l'aggregazione in un'area oggi non particolarmente ricca di spazi verdi. L'edificio su via Schiapparelli che ospita la mensa Olon, invece, è ceduto al Comune con l'obiettivo di trasformarlo in uno spazio a disposizione delle associazioni cittadine, in grado di sostituire il Centro Aglietta, che a sua volta farà spazio alla nuova scuola del quartiere».
Nuova vita per Borgo Nuovo
Un’operazione che concretizza, quindi, «un progetto di ampio respiro pubblico-privato a favore del territorio, che nei prossimi anni porterà l’area del Borgo Nuovo a cambiare volto, all’insegna di una sempre maggior apertura e scambio tra lo stabilimento biotecnologico di principi attivi, sito nel cuore del territorio settimese, e la sua cittadinanza».
La trasformazione prevede poi la creazione di spazi che, pur facendo a tutti gli effetti parte dello stabilimento, si aprano alla cittadinanza e al quartiere. È il caso del museo sulla storia della fabbrica e del suo auditorium: troveranno spazio in un fabbricato esistente che sarà riconvertito. Entrambi saranno aperti al pubblico e a disposizione della cittadinanza per eventi e iniziative di tipo culturale e aggregativo: convegni, mostre temporanee e altro.