Un pomeriggio alla scoperta delle donne di mafia e delle loro storie
Un'iniziativa organizzata dal Forum Donne e inserita nel progetto "Professione Legalità"
E' stata l'autrice Liliana Madeo, giornalista e scrittrice, con il suo libro dedicato alle «Donne di mafia», la protagonista dell'incontro svoltosi sabato 22 aprile in biblioteca Archimede. Un appuntamento organizzato dal Forum Donne e inserito all'interno del percorso Professione Legalità, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio.
Una riflessione a 360 gradi
Quello che Madeo offre ai suoi lettori è uno sguardo da diverse angolazioni sulla figura della donna inserita nel contesto mafioso. Perché se, da un lato, c'è una schiera di figure femminili che hanno avuto il coraggio di ribellarsi, l'altra faccia della medaglia racconta la storie di donne che hanno scelto il silenzio o non hanno avuto quella forza di rivendicare la propria libertà.
Lo raccontano le pagine di cronaca di questi mesi e la vicenda – l'ultima in ordine di tempo – di Matteo Messina Denaro che Madeo ha citato proprio nel corso della sua presentazione.
La trama
Il libro racconta il tumulto all'interno di Cosa Nostra che le donne hanno provocato, subìto. Muovendosi fra silenzi, esplosioni di dolore e di ira, propositi buoni o insensati, ripensamenti, vendette. Donne che incoraggiano i loro uomini a uscire dal circuito mafioso in cui sono cresciuti e magari hanno avuto successo. Li aiutano, gli dischiudono le potenzialità di una vita nuova, libera, sono al loro fianco nei rifugi all'estero o in Italia, sotto un altro nome, in luoghi continuamente diversi che il loro stato di collaboratori di giustizia gli garantisce. E donne che non condividono un percorso simile, si schierano clamorosamente contro i mariti o si chiudono in casa per godere almeno della rete di solidarietà della cosca. Le più giovani diverse da quelle anziane. Quelle che si pentono. Quelle che piantano il marito. Quelle che si suicidano. Quelle che tutto vedono e sanno ma non parlano né vengono consultate dai loro uomini, e quelle che - come ha detto Giovanni Falcone - «decise e sicure di sé, sono entrate in rotta di collisione con il mondo chiuso, oscuro, tragico, ripiegato su se stesso e sempre sul chi vive di Cosa Nostra» si raccontano e si alternano in questo libro.
Iniziano le presentazioni
«Inizia la carrellata di presentazioni di libri che andrà avanti un po’ e in questa iniziativa abbiamo deciso di parlare di mafia e di donne – commenta Natascia Molino, presidentessa del Forum Donne -. Non solo donne che hanno combattuto la mafia, ma donne che ci sono state dentro e che hanno deciso di uscirne con i loro uomini. Perché, per chi è dentro, si rischia di rimanere talmente inglobati da avere paura ad uscire».
Prossimo appuntamento, il 5 maggio alle 18 con la presentazione del libro "Mujeres. Frammenti di vita dal cuore dei Caraibi" di Raúl Zecca Castel; l’autore racconterà la condizione femminile attraverso le appassionate testimonianze di sette donne di origine haitiana residenti nei “bateyes”, comunità di origine coloniale che ancora oggi rappresentano il lato nascosto del sogno turistico caraibico