La sindaca di Settimo: "Il 25 Aprile? Divisivo solo per i neofascisti"
Grande partecipazione, anche dei giovani delle scuole, alle cerimonie per la festa della Liberazione; un pensiero particolare è stato rivolto alle donne della Resistenza settimese
Questa mattina, martedì 25 aprile, si sono svolte le celebrazioni del 78° anniversario della Liberazione. Cittadini, Anpi Settimo Torinese, associazioni, rappresentanti del Comune e del Consiglio comunale dei ragazzi si sono radunati per la commemorazione.
Le parole della vice presidente provinciale Anpi
La vicepresidente provinciale dell’Anpi Marta Rabacchi ha introdotto il Consiglio Comunale dei ragazzi e il suo striscione che ritraeva undici donne di Settimo protagoniste della Resistenza: Piera Trombetta, Edda Venturelli, Luigia Cislaghi, Aurora Aldeghi, Vera Verga, Margherita Roasio, Teresina Bruno, Nella Boeris, Emma Balocco, Anna Maria Arpicco, Franca Aldeghi.
«Sarebbe stato impensabile combattere la guerra senza queste donne, che giocarono un ruolo decisivo per sostenere i partigiani nelle Valli alpine. La Resistenza fu fatta da donne e uomini di ogni categoria, e fu questo il miracolo: la loro unione non nel nome dell’odio comune per l’invasore, ma ne nome della forza di creazione che diede vita all’Italia libera e democratica».
Le donne settimesi insignite di qualifica (partigiana, patriota, benemerita) furono 32. Le undici ritratte nello striscione dell’Anpi erano presenti alle celebrazioni del 25 aprile 1976, quando ricevettero l’onorificenza.
La sindaca Piastra
«Il 25 aprile non è solo la festa della libertà e dell’unione - ha detto la sindaca Elena Piastra - È la festa della liberazione dal nazifascismo. Il momento in cui, tutti insieme, abbiamo voluto rappresentare una svolta totale dai principi come come la supremazia della razza e l’esaltazione della diversità. Quegli stessi principi che serpeggiano ancora oggi, ad esempio quando sentiamo qualcuno dire che non dobbiamo inquinare le nostre tradizioni o addirittura la nostra stirpe. Con la Resistenza abbiamo voluto cambiare la storia del nostro paese e di quel ventennio. Il 25 aprile è divisivo solo per i neofascisti: i nostri valori rappresentano la democrazia, la libertà e i diritti. Ecco perché è essenziale rinverdire la memoria e il ruolo di Anpi è così decisivo. La Resistenza dobbiamo farla noi ogni giorno, con i valori che abbiamo ereditato».
"Non abituiamoci alle diseguaglianze"
«Abituarci alle diseguaglianze è quanto di peggio possiamo lasciare ai nostri figli e nipoti - ha aggiunto la presidente del Consiglio Comunale Carmen Vizzari - Occorre continuare a fare tesoro dell’eredità che ci è stata lasciata, e nel tramandarla abbiamo tutti una responsabilità personale e istituzionale».
Questa mattina, oltre ai ragazzi del Ccr, erano presenti una rappresentanza della 3ªB della scuola media “Guerrino Nicoli” e alcuni ragazzi della scuola Enaip – Don Luigi Paviolo.
Con loro, Teresina Actis, figlia della partigiana combattente Vera Verga, e Adriano Quassolo, figlio del partigiano combattente Andrea Quassolo e della patriota Franca Aldeghi
Sul palco, oltre alle autorità, era presente anche il patriota Ubaldo Ballarini.