Aggredisce un poliziotto penitenziario e gli lancia addosso dell'urina
I sindacati: "La Polizia Penitenziaria è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze"
Ha pensato bene di aggredire un poliziotto penitenziario, prendendolo per la gola, e poi ha lanciato dell’urina contro altri due Assistenti Capo del Corpo. E’ l’incredibile episodio violento avvenuto martedì 4 aprile nel carcere di Torino, denunciato dal segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Vicente Santilli.
"Non siamo carne da macello"
“Nella mattinata di ieri - si legge nel comunicato - un detenuto psichiatrico ristretto alla VII Sezione del carcere, mentre veniva accompagnato in infermeria ha aggredito un Assistente Capo Coordinatore di Polizia Penitenziaria, prendendolo alla gola. Bloccato e riportato nella sua cella, si è poi messo a sputare ai colleghi, tirandogli addosso dell'urina che conservava in una bottiglietta. Altri due Assistenti Capo Coordinatori sono stati colpiti sul viso e poi portati in ospedale. Basta! Non siamo carne da macello e non si può più tollerare tutta questa impunità di cui godono i detenuti violenti!”.
"Sono sempre di più i detenuti con problemi psichiatrici"
Netta la denuncia di Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Continuiamo ad assistere, giorno dopo giorno, all'inesorabile implosione della situazione penitenziaria: se non si assumono con urgenza provvedimenti, anche a tutela delle donne e degli uomini del Corpo, la situazione degenererà ulteriormente, e questo non è affatto tollerabile! Espellere gli stranieri detenuti in Italia, per fare scontare loro la pena nelle carceri dei Paesi di origine, potrebbe già essere una soluzione, come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario. La Polizia Penitenziaria è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze per l'incapacità di una Amministrazione che non è esente da gravi responsabilità”.