Maestra vittima di revenge porn ricattata e licenziata: confermate le condanne per la direttrice e una mamma
"Non bisogna avere paura, la verità alla fine arriva"
Aveva costretto una maestra alle dimissioni dopo la diffusione di sue foto intime. Come raccontano i colleghi di Primatorino, i giudici della Corte di Torino hanno confermato in appello la condanna per la direttrice di un asilo del Torinese che aveva hanno inflitto alla dirigente 13 mesi di reclusione per violenza privata e diffamazione.
Confermata anche la condanna a un anno per la mamma che aveva fatto scoppiare il caso, poi riecheggiato a livello nazionale.
La vicenda
La vicenda è accaduta nel ormai lontano 2018, quando l'ex fidanzato della maestra aveva divulgato in una chat degli amici del calcetto delle sue foto intime (all'epoca 25enne), ovviamente senza chiederle il permesso.
La maestra è stata quindi vittima di revenge porn (a quei tempi non era normato a livello nazionale). La ragazza, dopo la diffusione delle foto pornografiche, viene messa alla gogna. Uno degli amici della chat del calcetto fa vedere le immagini alla propria moglie e da qui inizia la seconda parte della vicenda, perché la donna riconosce la maestra e pensa bene di ricattarla: "Altrimenti lo dico a tutti". Ma la maestra non si fa spaventare e denuncia il tutto, ma quel punto la moglie del calciatore ha già contattato la dirigente scolastica, che prende la questione di petto e licenzia la maestra.
Le condanne
L'ex fidanzato ha già scontato una pena di un anno di lavoro socialmente utili, per la dirigente e la mamma di una sua alunna che aveva condiviso le sue foto con altre madri, rispettivamente 13 mesi di reclusione e un anno per violenza privata e diffamazione.
"Mi sono sentita un oggetto - aveva commentato la maestra - Continuavo a chiedere scusa a tutti, vivevo con un perenne senso di colpa, come se fossi stata io ad aver sbagliato. Ora tiro un sospiro di sollievo, anche se con quel marchio ancora ci convivo. Non riesco a levarmelo di dosso".
"Ringrazio la mia famiglia, i miei amici e tutti quelli che mi sono stati vicino. Anche grazie a loro ho imparato che non bisogna mai avere paura e che se tieni duro la verità alla fine arriva".
Ha commentato così la conferma delle condanne in secondo grado la giovane maestra d'asilo che è stata seguita dagli avvocati Domenico Fragapane e Dario Cutaia.