Opere pubbliche

La rinascita di via Milano parte dal nuovo "Dado"

Il progetto è stato illustrato ai cittadini allo chalet del parco Sondrio

La rinascita di via Milano parte dal nuovo "Dado"
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Un progetto per fare comunità in una struttura che, finalmente, rinasce e contribuisce alla riqualifica di una delle principali vie di accesso alla città. Il Dado di via Milano presto verrà ristrutturato e ospiterà dieci alloggi di edilizia pubblica destinati a fini sociali e con una particolare attenzione alle categorie più fragili, tra cui anziani e persone con disabilità.

L'intervento in arrivo

Si è parlato di questo e di molto altro nel corso della tradizionale riunione mensile convocata dall’Amministrazione lo scorso venerdì 17 febbraio. Sindaca e assessori, questa volta, hanno incontrato i cittadini allo chalet del parco Sondrio per raccogliere le segnalazioni dei residenti e raccontare gli interventi di trasformazione del quartiere.

E si parte proprio dal Dado, il cui progetto è stato illustrato nero su bianco avvalendosi di una serie di pannelli che rimarranno esposti all'interno dello chalet.

«La struttura era stata donata alla città molti anni fa. Era diventato una sorta di dormitorio, ma poi è stato chiuso per via di una situazione ingestibile. Alla fine del primo mandato Corgiat, è iniziato il progetto di autorecupero ed è nato il Dado che, nel 2016, è stato nuovamente chiuso in seguito ad uno sfondellamento molto grave, e da allora è rimasto murato», ha ricordato la sindaca, Elena Piastra, ricostruendo le varie vicissitudini del luogo, attualmente inagibile.

La struttura adesso si appresta a risorgere grazie al finanziamento di un bando Pnrr di circa 1 milione e 900.000 euro che prevede l'abbattimento dell'immobile e la sua ricostruzione.

I lavori dovrebbero iniziare per fine estate e, salvo imprevisti, durare circa 18 mesi. Il progetto, ha anticipato la sindaca, mantiene la sagoma attuale con la costruzione di dieci alloggi, otto bilocali e due trilocali, che saranno assegnati su graduatoria, mentre due di questi alloggi avranno un progetto più specifico legato agli anziani».

L'edificio sarà realizzato con alti standard qualitativi anche da un punto di vista energetico.

«Aggiudicheremo queste case secondo la graduatoria degli alloggi popolari che ci hanno consegnato circa un mese fa. Quando finiranno i lavori – ha precisato Angelo Barbati, assessore alle Politiche Sociali. -, chi sarà in graduatoria potrà accedere agli alloggi di edilizia popolare».

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