Incidenti e danni: "I cinghiali sono una vera emergenza"
Sempre più avvistamenti a San Mauro, Castiglione e San Raffaele
Tante segnalazioni e poche soluzioni efficaci. Quello della proliferazione dei cinghiali (e più in generale degli ungulati) sul territorio è ormai una piaga non solo per le coltivazioni ma per la sicurezza pubblica.
I dati regionali
«In Piemonte rispetto ai sinistri stradali causati dagli ungulati siamo passati dai 236 del 2018 con quantificazione dei danni pari a circa 650mila euro, a 809 del 2022 con quantificazione dei danni pari a circa 1 milione e 750 mila euro. Una crescita del 37% in soli quattro anni». Così hanno spiegato nei giorni scorsi Monica Canalis, vicepresidente della III Commissione del Consiglio regionale e il consigliere Pd Domenico Ravetti.
Per non parlare dei danni che la presenza dei cinghiali sul territorio continua a creare alle coltivazioni di tutto il territorio regionale e, in particolare, del nostro che ormai da anni subisce gli effetti della grande proliferazione di ungulati. «Gli ultimi dati a disposizione rispetto ai danni causati alle colture risalgono al 2021 e riportano 5733 domande accertate da parte degli agricoltori, per un importo pari a circa 5 milioni e 700 mila euro. Mentre nel 2021 i danni alle colture causate dai caprioli sono rilevabili dalle 507 domande accertate per importi pari a circa 738mila euro», spiegano i due rappresentanti Dem.
«In Piemonte, insomma - spiegano i due consiglieri - il numero eccessivo di ungulati è ormai una calamità, alla quale la Giunta dovrebbe rispondere con più decisione, non solo per salvaguardare l’ecosistema e le attività agricole, ma anche per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico per tutti i cittadini piemontesi. E’ finalmente arrivato il momento di impostare nuove e più efficaci progettualità di contenimento. Quanto fatto finora è evidentemente insufficiente. Noi siamo a disposizione». L’allarme lanciato dei rappresentanti dem riguarda quindi l’eccessivo numero di cinghiali in particolare, i danni al comparto agricolo, l’innalzamento del numero di incidenti stradali causati proprio dagli ungulati e l’aumento delle spese per il ristoro dei danni agli aventi titolo.
E, di conseguenza, in questo senso si innesta anche la difficoltà - data l’ormai nota insufficienza di personale venatorio in capo a Città Metropolitana - nel poter provvedere in modo efficace alle azioni di abbattimento e di contenimento di questa fauna selvatica che sempre di più viene segnalata sul nostro territorio.
Gli avvistamenti sempre più frequenti
Ne è dimostrazione quanto da alcune settimane sta accadendo a San Mauro dove un vero e proprio branco di ungulati sta visitando l’area del cimitero e di via Superga, così come la zona residenziale del Green River. Ma lo stesso vale anche per i comuni dell’arco collinare compresi tra Castiglione e San Raffaele, dove gli avvistamenti e le segnalazioni sono tornate ad essere sempre più frequenti nel corso delle ultime settimane