Chiude la caserma dei Carabinieri: la protesta dei residenti di Sassi
I militari sono stati spostati alla "Barriera Piacenza"
«La caserma dei carabinieri non deve chiudere. È l'unico presidio che abbiamo sul nostro territorio». Continua la protesta degli abitanti della zona di Borgata Rosa – Sassi, dopo la notizia dell'ormai prossima chiusura della caserma locale dei carabinieri.
Preoccupazione e malcontento
Il piano di razionalizzazione delle risorse a Torino prosegue in queste settimane. Si tratta di un'operazione, programmata da tempo, di accorpamento di uffici e forze militari. Secondo i piani, entro pochi mesi dovrebbe chiudere anche la stazione di Barriera Casale, in strada Traforo del Pino 15. Tutti i carabinieri verranno spostati nella stazione di Barriera Piacenza, un presidio che copre l'asse torinese di corso Moncalieri. Dall'Arma spiegano che, una volta trasferiti, i militari continueranno a mantenere le competenze sulle aree a ridosso dei parchi Colletta e Meisino, nella zona nord della città.
Insomma, le forze messe in campo sul territorio, almeno sulla carta, dovrebbero essere sempre le stesse. Ma in Circoscrizione 7 e fra i residenti c'è preoccupazione. Quello di strada Traforo del Pino, infatti, resta l'unico presidio delle forze dell'ordine in questa parte della città. La caserma dell'area Borgata-Sassi è di proprietà del Comune (che riceve per l’edificio un affitto di circa 27mila euro all'anno). E al Comune di Torino, una volta dismessa la caserma, verrà restituita la struttura.
"Nessuna riduzione di organico"
In questi giorni l'Arma dei carabinieri ha provato a rassicurare gli abitanti: «Non ci sarà una riduzione dell'organico – hanno confermato con una nota - La sede di strada Traforo del Pino è decentrata e sarà inglobata nella caserma di via della Brocca. Ma la stazione Barriera Piacenza sarà comunque in grado di presidiare il territorio di corso Casale, in Circoscrizione 7, che resta di sua competenza».
I residenti: "E' indispensabile"
Ma i residenti ribadiscono il loro «No» alla chiusura della stazione di Borgata Sassi, un punto di riferimento importante per tutta l'area collinare. «È indispensabile che venga mantenuta – rimarcano gli abitanti di zona - Probabilmente faremo partire una raccolta firme per far sentire la nostra voce». La struttura, sottolineano, è fondamentale anche perché nell'area Oltrepo resta l'unico presidio su cui può contare la popolazione, dopo la chiusura (ormai lontana nel tempo) della stazione dei vigili urbani di Chieri.
E anche il presidente di Settima, Luca Deri, scende al fianco degli abitanti: «La Caserma dei Carabinieri nel quartiere di Sassi non deve chiudere. In questi anni la collaborazione è sempre stata positiva ed i Carabinieri sono un punto di riferimento per i cittadini del quartiere. Verificheremo la situazione insieme al Comune. Nei prossimi giorni presenteremo un ordine del giorno affinché il Ministero della Difesa possa studiare attentamente la situazione».