Parrocchia

Venaria, don Danilo lascia Altessano: "Voglio una vita di povertà e preghiera"

Il sacerdote ha rassegnato le proprie dimissioni al Vescovo ed è tornato dalla sua famiglia

Venaria, don Danilo lascia Altessano: "Voglio una vita di povertà e preghiera"
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Don Danilo Piras lascia Altessano. Il religioso si è dimesso nei giorni scorsi e ha comunicato la sua decisione ai fedeli attraverso una accorata lettera in cui lascia trapelare  malessere e insoddisfazione.

La lettera di commiato

Questo il cuore del messaggio con cui don Danilo lascia la comunità di Altessano comunicando di aver rassegnato le proprie dimissioni al Vescovo:

"Non mi basterebbe una vita intera per ringraziare il Buon Dio per l'immensa amicizia e bontà che la maggioranza di voi mi ha dimostrato e mi dimostra. Io vi ho dedicato ogni battito del mio cuore sacerdotale, dandovi Colui per Cui solo esisto: Nostro Signore Gesù Cristo.

Ovviamente ho anche una infinità di difetti, che tutti voi ben conoscete, con i quali spesso ho oscurato la Grazia di Dio che è in me per ognuno di voi. Sono un povero cieco sacerdote, che non ha alcun talento e che non ha nulla di attraente e di giovanile. Sono impetuoso, tengo lunghi sermoni da sbadiglio e non dormo la notte se qualcuno mi ha offeso o se io ho offeso qualcuno. Il che è accaduto troppo spesso, purtroppo. In questi anni ho alzato spesso la voce e ho perduto molte volte la pazienza, dicendo in modo sbagliato anche le cose più vere e giuste. Spero di cuore che vogliate perdonarmi. E io da parte mia vi assicuro il mio più sincero e incondizionato perdono".

Per il momento il giovane sacerdote tornerà dalla sua famiglia di origine per riflettere sul suo futuro:

"Lascio questa parrocchia di mia spontanea volontà. Senza alcuna costrizione e pienamente consapevole del significato della mia decisione. Andrò per il momento dai miei cari, perché, nel silenzio e nella preghiera, vorrei comprendere se il Signore mi sta chiamando, anche questa insoddisfazione che mi accompagna da anni, ad una vita più radicale, ad un dono più totale di me stesso, ad una consacrazione più stretta. Per questo voglio tacere e pregare, fino a quando il Signore non mi illuminerà.

Non lascio affatto il sacerdozio, non cerco altre carriere, non ho iniziato relazioni che offenderebbero il dono del celibato, del quale invece sono gratissimo alla Provvidenza. Semplicemente vorrei vivere una vita di maggiore povertà e preghiera che la parrocchia, per come è stata impostata, rende quasi impossibile.

Se di questa mia ponderata, benché sorprendente, decisione saranno date altre versioni, lascio a voi la libertà di credere quel che ritenete più giusto, secondo la vostra coscienza".

Don Danilo Piras nato a Lanusei (Og) il 27 dicembre 1988 è originario della parrocchia di S. Luigi Gonzaga in Chieri. È entrato in seminario nel 2007, dopo il liceo linguistico. Ha svolto il servizio pastorale a S. Benedetto Abate in Torino, a S. Mauro Torinese, al SS. Nome di Maria in Torino, per poi diventare parroco della parrocchia di San Lorenzo nel 2018.

Le parole del sindaco

A esprimere il proprio dispiacere in queste ore è stato anche il sindaco di Venaria Fabio Giulivi: "Ho appreso nel tardo pomeriggio di ieri la notizia delle dimissioni di don Danilo Piras da parroco della Chiesa di San Lorenzo Martire - Altessano. Ho letto la sua lettera e non vi nego che mi sono emozionato immaginando la pesantezza che ha provato nello scriverla. Non conosco le ragioni di una scelta tanto improvvisa, quanto drastica, ma certamente avrà avuto i suoi buoni motivi. Nel corso di qualche colloquio avevo percepito un velato malessere ma mai avrei pensato ad un finale simile".

"Non mi resta che dirgli grazie - prosegue il sindaco - da parte di tutta la Città di Venaria Reale, per l'importante lavoro svolto per la comunità parrocchiale di San Lorenzo e per tanti venariesi. Porterò sempre con me le moltissime iniziative svolte insieme in qualità di Sindaco, ma soprattutto i ricordi personali, indelebili, avendo anche battezzato uno dei miei figli. Disponibile, competente, schietto, semplice, ironico, capace di prendersi in giro e mai banale nelle sue omelie. Queste sono alcune delle prime parole che mi vengono in mente ripensando a questi anni venariesi. Un punto di riferimento per giovani e anziani. Grazie Don Danilo, Altessano e Venaria saranno sempre la tua Casa. È stato un privilegio incontrarti".

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