Clara Marta: «Forza Italia è il vero centro, abbiamo progetti concreti e valore delle idee»
L'intervista alla candidata di Forza Italia
Clara Marta, Forza Italia, è candidata al Senato, nella Regione Piemonte nel collegio plurinominale 1.
Una nuova sfida per lei che è reduce dalla recente campagna elettorale dove era candidata sindaco a Chivasso. Un’elezione che ha perso al ballottaggio dopo essere stata in testa al primo turno.
Questa è senza dubbio una sfida difficile: come sta affrontando questa campagna elettorale?
«Proseguo nel mio impegno mai interrotto a contatto con i cittadini, gli amministratori, le Imprese. Al primo turno del 12 giugno a Chivasso eravamo al 43 per cento, davanti al centrosinistra. Segno che il lavoro di tutta la coalizione di centrodestra e della sottoscritta è stato positivo. Andiamo avanti in questa direzione con grande entusiasmo».
Perché votare per Forza Italia?
«Il programma di Forza Italia è quello del fare e lo dimostra la volontà nel cambiare le cose. Il vero centro è Forza Italia, una coalizione vincente che va al di là degli estremismi con la concretezza dei progetti e il valore delle idee. Contano le proposte come la Flat Tax, la revisione del reddito di cittadinanza, le riforme della giustizia e della burocrazia. Gli altri litigano e pensano solo ad attaccare il Centrodestra».
Inflazione e caro energia: ricette per uscire dalla crisi
«La Pandemia, la Guerra, la Crisi energetica ricadono sulle famiglie e le imprese che ricevono bollette insostenibili. La risposta all’emergenza non potrà essere indebitare maggiormente il nostro Paese con sforamenti sul debito pubblico. Lavoriamo quindi per l’energia alternativa, per i rigassificatori e per diversificare i fornitori di energia. È drammatico e assurdo ma le nostre famiglie e le imprese pagano l'energia il 35 per cento in più rispetto a quanto pagano le altre realtà europee. Una situazione insostenibile».
I giovani sempre più lontani dalla politica. come si può invertire la tendenza?
«I nostri giovani devono avere opportunità. Oggi più che mai dobbiamo pensare a loro con strategie che vanno incontro alle imprese, come ad esempio aiutare fiscalmente le aziende e non certo distribuendo in modo disorganico il reddito di cittadinanza, uno strumento che non invoglia certo a trovare un lavoro. Quindi far riscoprire ai giovani la passione e l’interesse per la politica con un impegno che deve partire principalmente da noi, grazie a proposte non velleitarie e di possibile realizzazione».