Bollette troppo salate, tanti operatori già in prima linea
Gli operatori commerciali, insieme alle associazioni di categoria, si stanno organizzando attraverso una serie di iniziative di protesta e sensibilizzazione.
Bollette troppo salate, tanti operatori già in prima linea.
Bollette salate
Il rincaro dei costi dell’energia continua a preoccupare gli operatori commerciali del territorio.
Le notizie delle ultime settimane, inoltre, non sembrano affatto essere confortanti in termine di «prossime stangate» che potrebbero palesarsi con le prossime tariffazioni dell’energia elettrica e per i costi, ormai troppo esosi, per il gas.
Le iniziative
Così gli operatori commerciali, insieme alle associazioni di categoria, si stanno organizzando attraverso una serie di iniziative di protesta e sensibilizzazione.
I progetti
Come vale per «Bollette in vetrina», promossa da Ascom - Confcommercio Torino e provincia. Anche se sul nostro territorio l’iniziativa non sembra aver ancora scaldato gli animi dei negozianti, nei prossimi giorni qualcosa potrebbe accadere. «Il caro energia sta assumendo costi insostenibili per le nostre imprese, stringendole sempre di più in una morsa - dichiara Maria Luisa Coppa presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia. Per questo invitiamo gli esercenti a mettere in vetrina le proprie bollette energetiche! Se è vero che gli oneri di sistema sono stati fortemente ridotti, una bolletta che è il triplo dello scorso anno si traduce in un’Iva che vale tre volte tanto. Al prossimo governo chiediamo l’abbassamento dell’Iva sull’energia, in costante crescita con l’aumento dei costi ed il proseguimento delle riduzioni delle accise sino a quando le condizioni lo richiederanno».
«Non possiamo dimenticare che siamo reduci da due anni di pandemia. Le imprese stanno tentando di ristabilire i loro equilibri economici di bilancio. Se i costi energetici raggiungono questi valori e valgono più di tre volte quelli dello scorso anno, il rischio di vanificare gli sforzi fatti e di non farcela è molto forte. Anche per questo il Governo dovrà intervenire con crediti d’imposta ed altri incentivi significativi. Ancora una volta è a rischio il tessuto economico e l’occupazione di migliaia di piccole imprese», sottolinea ancora Coppa.
Si tratta, secondo gli organizzatori e i promotori, di una « grande operazione di trasparenza per mostrare ai cittadini, ai clienti dei nostri negozi ed agli avventori di bar e ristoranti in quale situazione drammatica le imprese sono costrette ad operare».