'I nostri eroi': una progetto NIDA per i figli di medici e infermieri caduti a causa del Covid. VIDEO
NIDA in collaborazione con Walter Galliano e Fabio Artesi ha creato il progetto musicale 'I nostri eroi': una canzone per dire grazie a coloro che hanno lottato in prima linea contro il Covid e per raccogliere fondi a favore dei figli di medici e infermieri morti a causa del virus.
'I nostri eroi': una progetto NIDA, Nazionale Italiana dell'Amicizia, per racogliere fondi a favore dei figli di medici e infermieri morti a causa del Covid.
La NIDA per 'I nostri eroi'
Questa pandemia ha insegnato a tutti che gli eroi non sono solo quelli dei fumetti, ma lavorano anche in ospedale. I medici, gli infermieri, i volontari e tutti gli operatori sanitari che hanno lavorato e stanno lavorando tutt’ora in prima linea contro il virus sono dei veri eroi. Di fronte a tanto coraggio e passione, la NIDA, Nazionale Italiana dell’Amicizia, è scesa in campo con un progetto musicale del tutto inedito. È nata così una collaborazione tra NIDA Onlus; Walter Galliano 'Capitano della NIDA’ conosciuto dai bimbi della Onlus come il famoso supereroe ‘Captain America’ e Fabio Artesi.
Una raccolta fondi per i figli di medici e infermieri morti
“Crediamo fortemente che grazie all’arte e al divertimento abbinato al volontariato si possa essere molto contagiosi e riuscire a far sì che più persone vogliano rendersi utili verso chi è meno fortunato”.
Le parole di Galliano
“L’idea è nata dopo una telefonata di Fabio Artesi, giornalista amico, che segue la Nazionale Italiana Dell’Amicizia Onlus dalla sua nascita, il quale mi ha proposto di organizzare un progetto con la NIDA per raccogliere fondi per l’emergenza causata dal Covid-19. Estimatore dei progetti artistici della nostra Onlus, Fabio mi ha chiesto di scrivere una canzone sul tema, offrendo alla NIDA il materiale fotografico da lui raccolto dall’inizio della pandemia, pensando di poterlo montare in un video musicale, raccontato dalla nostra nuova canzone”.
"Mi sono messo subito al lavoro e i tanti pensieri e riflessioni fatte in quarantena mi hanno permesso in pochissimo tempo di scrivere il testo. Uno scritto che vuole essere prima di tutto un omaggio e un inno di immensa gratitudine ai dottori, gli infermieri e tutti gli operatori/volontari sanitari. Ma anche un messaggio di riflessione e di speranza: dalla presa di coscienza di dare più valore a ciò che nel quotidiano diamo per scontato. Una spinta forte rivolta al futuro per ripartire più forti e consapevoli di prima”.
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