Entra in chiesa urla «questa è casa mia» e inveisce contro il parroco
Ha aggredito anche i carabinieri.
Ancora follia e violenza nella parrocchia di Santa Maria Regina della Pace, in via Malone, all'angolo con corso Giulio Cesare, nel cuore di Barriera di Milano.
Entra in chiesa urla «questa è casa mia» e inveisce contro il parroco
Non è purtroppo il primo caso di violenza che ha come teatro la parrocchia di Barriera. Nel dicembre 2020 un uomo era entrato in evidente stato di alterazione, scagliandosi contro gli arredi della chiesa e sfasciando tutto. Un anno dopo, un altro esagitato aveva fatto il suo ingresso, in mezzo ai fedeli, minacciandoli con un punteruolo per estorcere denaro destinato all'acquisto di droga.
Negli ultimi mesi sono ancora numerose le minacce che i pusher rivolgono ai parrocchiani. Un giovane che ha ripreso col telefono le scene di spaccio da una finestra della chiesa è stato minacciato dagli spacciatori. La situazione è ad alta tensione e il parroco don Stefano Votta ha chiesto più volte un aiuto da parte delle istituzioni. L'ultimo grave episodio è avvenuto la scorsa settimana. Un uomo di origine straniera è entrato all'interno della chiesa Santa Maria della Pace. Attorno alle 19.30, l’uomo, evidentemente fuori controllo, si è tolto le scarpe e ha urlato: «Questa è casa mia».
Ha aggredito i carabinieri
A quel punto è intervenuto don Stefano, chiedendogli di uscire, dal momento che la chiesa era ormai in fase di chiusura. Ma la reazione dell'uomo è stata violenta. Il soggetto ha inveito brutalmente contro il parroco e a quel punto è stato necessario chiamare i carabinieri. All'arrivo del personale dell'Arma l’uomo ha fatto anche di peggio, aggredendo i militari.
L'allarme
Non senza fatica i carabinieri sono riusciti a bloccarlo, arrestarlo e a portarlo presso gli uffici dell'Arma. E' stato l'ennesimo grave episodio, all'interno di una parrocchia che convive ormai da troppo tempo con situazioni di violenza e illegalità. «Da mesi tutti i marciapiedi e gli angoli delle strade intorno alla Chiesa della pace sono presidiate 24 ore al giorno da stranieri di colore e di origine nordafricana nullafacenti, dediti allo spaccio di sostanze stupefacente e traffici di ogni genere – ribadisce Verangela Marino, capogruppo di Fratelli d'Italia in Sesta Circoscrizione - Questa gente impunemente gravita attorno all'edificio religioso e attira inoltre gruppi di sbandati e tossicodipendenti che per potersi procurare il denaro necessario all'acquisto della droga sono pronti a qualsiasi cosa. persino ad invadere la struttura della chiesa, intimorendo i fedeli con la richiesta di denaro, oppure tentando ripetutamente di appropriarsi di quello disponibile nelle cassette delle offerte. E' vergognoso che i sacerdoti e i parrocchiani debbano essere costantemente messi in pericolo da questa gentaglia. Auspico che vengano presi dei seri provvedimenti da parte delle forze dell'ordine». Alle sue parole si aggiungono quelle dell'ex consigliere comunale di Forza Italia, Raffaele Petrarulo, residente in Barriera: «La sicurezza nel nostro quartiere è una chimera. Ma cosa aspettiamo a convocare un consiglio aperto con le istituzioni? Sono ormai mesi e anni che si continua a mostrare Barriera di Milano «insicura» e «una polveriera pronta a esplodere». Già nel dicembre del 2021 chiedemmo un consiglio circoscrizionale aperto sulla sicurezza: nulla. In seguito è stato dato per imminente a fine giugno. Ma ad oggi ancora nessuna data è stata comunicata. È dal 2014 che in ogni modo si chiedono presidi fissi e mobili in Barriera di Milano. Chissà che dopo quest'ultimo brutto episodio, l' ennesima violenza all'interno della Chiesa Madonna della Pace, qualcuno non rientri dalle vacanze e cominci a lavorarci su. Settembre è tra un mese. E al sindaco Lo Russo voglio dare un consiglio: non basta prendere il tram «4» nel pomeriggio, servono interventi concreti e immediati».