Gassino

«Strada Sant’Antonio? Strettissima, come una mulattiera, piena di buche e priva di protezioni»

Prosegue il viaggio tra le varie zone del paese. Questa volta a Bussolino Alto

«Strada Sant’Antonio? Strettissima, come una mulattiera, piena di buche e priva di protezioni»
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«Strada Sant’Antonio? Strettissima, come una mulattiera, piena di buche e priva di protezioni»

Strada Sant'Antonio

Questa settimana la rubrica «Voci dai quartieri» sale in «alta quota». Per la precisione a Bussolino Alto, in strada Sant'Antonio, dove ad attenderci nella calura di una mattina assolata e tra il frinire delle cicale c'è Matteo D. G., residente in frazione.

I problemi

Già prima di arrivare a destinazione, però, appaiono chiari ed evidenti i problemi che poco dopo ci segnalerà il ragazzo. Questioni già fatte presenti all'Amministrazione e rimaste per ora inascoltate, che il giovane e la sua famiglia hanno deciso quindi di segnalare all’ex consigliere Maurizio Gazzara ed ai giornali locali nella speranza di stimolare un intervento.
Strada Sant’Antonio è strettissima, praticamente una mulattiera. Ma soprattutto colma di buche e in alcuni tratti sprovvista di protezioni. Ed infatti la prima criticità segnalata da Matteo è la necessità di «Un guardrail da sistemare circa 200 metri dopo il bivio tra il centro di Bussolino Alto e strada Sant'Antonio». La richiesta, di cui si fa portavoce per la famiglia e per conto di un vicino, nasce da una triste esperienza personale. «Anni fa, in quel punto, forse per disattenzione o per una manovra sbagliata l'auto di mia mamma rischiò di scivolare nel precipizio subito sotto, che da su val Baudana. Per fortuna grazie all’intervento di un vicino che la trainò riuscimmo a scongiurare il peggio. Può capitare a chiunque, però, una situazione simile. Di essere sovrappensiero, di non conoscere la strada o di trovarsi costretti a scansare un ciclista e sbagliare manovra. Sono necessarie quindi protezioni a tutela degli automobilisti» interviene.

Le buche

Altro problema è poi lo stato del manto stradale, simile ad un groviera, e a rischio cedimento davanti al civico 41. «In quel punto, diversi anni fa, ci fu una frana. Nel 2014, poi, l'attuale sindaco Paolo Cugini e la sua Giunta decisero per alcuni lavori di ingabbiamento, con la realizzazione di contrafforti e la messa in sicurezza della strada. Adesso, però, una parte di asfalto sta cedendo di nuovo, probabilmente per alcuni movimenti del terreno più a valle. Senza un intervento quella porzione di carreggiata rischia di franare ancora» aggiunge Matteo indicando la profonda crepa che solca la strada. Quel tratto, oltretutto, è percorsa anche da mezzi pesanti. «Per esempio le autocisterne che ci portano il gas, i camion per la ghiaia, i trattori che tolgono la neve e qualche corriere, il cui peso rischia di aggravare ulteriormente la situazione».
Infine c’è il problema del tratto sterrato di strada Sant’Antonio. Una porzione di via che «Ci risulta essere comunale» affermano i residenti, «Ma viene manutenuta dai residenti anziché dall'Amministrazione. Nessuno di noi vuole che venga asfaltata. Ci piace sia sterrata. Purché venga fatto un minimo di manutenzione ogni anno».

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