Un’audizione in Consiglio Regionale per sensibilizzare sulle difficoltà dei disabili
Miriam Abate è intervenuta in Commissione lo scorso 25 maggio
Un’audizione in Consiglio Regionale per sensibilizzare sulle difficoltà dei disabili.
Disabili
Abbattere le barriere architettoniche negli uffici pubblici e alle fermate dei bus. Sono queste le richieste avanzate alla Seconda Commissione regionale da Miriam Abate, sanmaurese presidente della Cellula Coscioni Torino.
L'audizione
L’audizione, richiesta ad inizio dicembre dall’associazione, si è tenuta nella mattinata del 25 maggio scorso e ai commissari riuniti Miriam Abate ha parlato delle criticità che anche lei affronta nella sua Città. In particolare delle ridotte dimensioni della fermata della Sm1 all’angolo tra piazza Mochino e via Settimo. «E’ una situazione contro la quale lotto da tempo» riassume la Abate. «Mentre le altre fermate della Città sono di buone dimensioni e permettono di salire e scendere agevolmente sul bus, quella in via Settimo ha una banchina molto stretta e non garantisce uno spazio di discesa dalla pedana e di manovra della carrozzina sufficiente. Io che ho una sedia a rotelle piuttosto piccola sono sempre riuscita a farcela, in un modo o nell’altro. Ma chi ha una carrozzina poco più grande della mia rischia di rimanere bloccato tra il bus e il muro».
Il percorso
L’audizione di mercoledì, comunque, è stata solo l’ultimo tassello di un percorso iniziato lo scorso 6 dicembre dalla Cellula Coscioni Torino e partito con la deposizione a Palazzo Lascaris di una petizione «Per chiedere che la Regione verifichi l’applicazione dei Peba (Piani di eliminazione delle barriere architettoniche) nei comuni piemontesi. E qualora non sia stato fatto di nominare commissari che si sostituiscano alle amministrazioni per renderli operativi. Anche perché le barriere architettoniche che noi disabili ci troviamo ad affrontare sono ancora troppe e riguardano anche uffici pubblici. Io stessa avevo avuto difficoltà ad entrare a palazzo Lascaris per consegnare la petizione». La Giunta regionale nel febbraio scorso, aveva stanziato 3.300.000 provenienti da fondi nazionali per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati. Una misura proposta dell’assessore alle Politiche sociali Chiara Caucino, che adesso dovrà pensare invece a come mettere mano alle barriere degli edifici pubblici.
Anche il Comune di San Mauro, conclude poi Miriam Abate, pur avendo un ingresso per disabili non è di così facile accesso. «Per entrare al Palazzo Civico da via Municipio bisogna affrontare la salita di via San Francesco d’Assisi, piuttosto ripida per un disabile non accompagnato. Insomma, l’accesso per disabili è comodo soprattutto per chi arriva in macchina davanti al Comune».