Gassino

Nel 2022 la prima pietra della nuova scuola

Quasi 2 milioni di cofinanziamento per il polo che sostituirà Gandhi e Borione

Nel 2022 la prima pietra della nuova scuola
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Nel 2022 la prima pietra della nuova scuola

Nuova scuola

Nell’anno della Dad e delle scuole chiuse, per i piccoli alunni del territorio arriva una buona notizia: la nuova scuola sarà presto realtà.
Solo alcune formalità burocratiche, infatti, separano Gassino dal nuovo istituto scolastico, che sostituirà Gandhi e Borione.

Il progetto

Si tratta di un progetto all’avanguardia e a ridotto impatto ambientale, che ha scalato la graduatoria del bando per l’edilizia scolastica e ottenuto, pochi giorni fa, il cofinanziamento di 3.567.200 euro. Fondi europei erogati direttamente dal Miur, che si sommano a 1.732.800 di investimento comunale.
«Manca solo l’ultimo tassello, il decreto del Ministero dell’Istruzione, ma siamo contentissimi», le parole dell’assessore all’Urbanistica e all’Edilizia Andrea Morelli, padrino dell’opera. «Sono stato tra i primi a puntare su un nuovo plesso anziché su continue manutenzioni a vecchi edifici. Questa notizia conferma che avevamo ragione. Devo ringraziare perciò i funzionari, l'architetto Casalone mia spalla destra, la segretaria Anobile e il dottor De Cet, insieme a uffici, colleghi e progettisti che con me hanno creduto in questo sogno e lavorato per renderlo realtà, investendo in progettazione e mettendo in campo quasi 2 milioni di cofinanziamento. Non rimane che la progettazione esecutiva, da presentare anche in commissione ai cittadini, poi l’arrivo dei fondi e l’avvio dei lavori». Il primo mattone della nuova scuola, probabilmente, verrà poggiato nella seconda metà del 2022. «Speriamo di vederla finita nel 2025».
In parallelo si lavora sull'area circostante: viabilità e parcheggio.

I commenti

Aspetti su cui le opposizioni sono molto perplesse. «Abbiamo già espresso i nostri dubbi su posizione e circolazione, che permangono - dice il capogruppo di Contran Sindaco, Attilio Contran -. Ci auguriamo che le vostre scelte risultino vincenti, ma per noi era preferibile costruire la scuola in un’altra zona». Per il consigliere Sergio Argentero «Questo plesso sarà il funerale dell'Amministrazione. Innanzitutto non è un polo scolastico, perché risolve solo il problema elementari, ma non di Collodi e Savio. E poi mi stupisce che non ci fossero altre soluzioni, che non abbiate considerato la denatalità, i problemi che il cantiere porterà agli abitanti di via Regione Fiore, la futura viabilità. State spendendo molti soldi per una scuola che manca di lungimiranza».
«Rapportando costi e benefici - risponde Morelli - questa era la soluzione migliore, frutto di una decisione seria, concreta e ragionata. E infatti ci ha portato a un risultato importante per questa e le future amministrazioni, con un finanziamento che mai nessuno aveva attirato a Gassino». Che, allo scadere del Cugini bis, Morelli voglia prendere le redini della lista DialoGassino, e inaugurare da primo cittadino il "suo" progetto? «Chi lo sa - scherza lui a fine consiglio -. Il 2024 è ancora lontano, ed è prematuro parlarne. Quando dico che la scuola è un’opportunità per questa e le prossime amministrazioni mi riferisco al fatto che è uno dei tasselli di un progetto ampio, nato nel 2014 e che intendiamo portare avanti oltre il Cugini bis. Tra questi, la Borione da recuperare e farla diventare “Casa della cultura” per dare un luogo di aggregazione a giovani e associazioni del territorio; i campi sportivi; la nuova sede della Croce Rossa; il turismo e il commercio; il centro storico».
Qualche riserva anche per Alessandro Lorenzon, M5S. «Siamo felici di questa notizia. Non sarà forse la miglior scuola possibile, ma è pur sempre una buona scuola. Condivido però le perplessità di colleghi, anche se le ritengo risolvibili: la viabilità di quella zona va ripensata e bisognerà proporre alternative. Per esempio navette o biciclette, visto che dietro la scuola passerà la futura ciclabile. Infine, perché non pensare anche a una didattica innovativa, oltre che a una scuola nuova?». Giudizio sospeso, invece, per Giuseppe Fazzino di Uniti per Gassino. «Non mi piace criticare a priori. Attendiamo il progetto esecutivo, poi faremo le nostre verifiche e ci esprimeremo».

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