Cirio: "Speriamo che gli effetti di queste misure si facciano sentire subito"
L'auspicio è che le restrizioni introdotte possano presto permettere un miglioramento della situazione ed una riapertura delle scuole in presenza
Cirio: "Speriamo che gli effetti di queste misure si facciano sentire subito"
Nuove restrizioni
Il provvedimento
Il territorio piemontese è stato suddiviso in due fasce di rischio. Nei Comuni che rientrano nella prima fascia saranno chiuse pe scuole di ogni ordine e grado, ad eccezione di nidi e micronidi. Nella seconda invece la didattica a distanza sarà solo per i ragazzi della seconda e terza media e delle superiori.
I commenti
Ha sottolineato il presidente della Regione Alberto Cirio:
“Sono misure dolorose e si vorrebbero evitare, tanto che abbiamo fatto un lavoro certosino. Abbiamo diviso il Piemonte in 38 distretti e abbiamo applicato i parametri che ci ha dato il Governo distretto per distretto, in modo da non chiudere dove non è strettamente necessario. Dove l'abbiamo fatto è perché sarebbe stato da incoscienti non intervenire. Speriamo che gli effetti di queste misure si facciano sentire subito, in modo da tornare il prima possibile alla scuola in presenza”.
Ha aggiunto l'assessore regionale all'Istruzione Elena Chiorino:
"Sappiamo quanto sia difficile per le famiglie questo momento, per questo abbiamo lavorato chirurgicamente sui territori per mantenere aperto il più possibile, ove possibile, sulla base del nuovo Dpcm, che impone regole più stringenti e vincolanti perché le nostre scuole stanno collaborando bene, ed i dati che ci provengono dal Progetto Scuola Sicura ne sono una prova tangibile. Continueremo a lavorare assiduamente per garantire l'attività educativa e didattica, non solo perché i nostri bambini e ragazzi ne hanno diritto, ma anche e soprattutto, perché ne hanno bisogno. Quel che è certo, e su cui mi permetto di rinnovare l'invito, è di essere tutti ancora più responsabili e attenti, non solo a scuola, ma anche fuori dalle mura scolastiche poiché la scuola è non solo una, ma 'la' priorità assoluta".