San Raffaele Cimena

Il campo sportivo nel mirino dei vandali: "Danni assurdi"

Distrutti alcuni seggiolini in tribuna e sradicata una rete del campetto piccolo

Il campo sportivo nel mirino dei vandali: "Danni assurdi"
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Il campo sportivo nel mirino dei vandali: "Danni assurdi"

Campo sportivo

«C’è chi distrugge e crea danni con il solo gusto di distruggere, senza un motivo, magari solo per noia». C’è davvero grande amarezza tra la dirigenza della Pianese calcio, dopo gli atti di vandalismo che nelle ultime settimane hanno creato danni importanti all’impianto di via Conteisa.

I fatti

Nei giorni scorsi sono stati completamente sradicati alcuni seggiolini della tribuna del campo grande, a 11. Se ne sono accorti i ragazzi, che da qualche giorno hanno ripreso gli allenamenti a livello individuale, come previsto dai protocolli anti Covid in vigore.


Ma ai danni creati alle tribune si aggiungono anche quelli provocati al campetto sintetico, dove, sul lato verso il cimitero, è stata sradicata parte della rete per poter entrare.
«Siamo senza parole - commenta il patron della Pianese Libero Tubino -. Perché creare danni, così senza motivi? Come società noi ci impegniamo da sempre con l’intento soprattutto di coinvolgere i ragazzi, creare delle opportunità in ambito sportivo. Quando ti trovi di fronte a certe situazioni, però, davvero ti cadono le braccia».

La denuncia

Nella giornata di domenica 14 febbraio oltre alla rete del campetto sradicata, poco più in là, a terra c’era ancora una parte del telo che serviva a coprire la visuale. E in tutta l’area, comunque, altri rifiuti.
Racconta Beppe Mescia: «Entrano anche all’interno del campo e succede che si fermano a bere anche nei pressi delle panchine, buttando poi tutti i rifiuti nei pressi della scarpata. Basta farsi un giro per vedere lo stato attuale della situazione. Ma c’è chi è entrato anche per far fare i bisogni al proprio cane, tant’è che gli stessi responsabili del campo in alcune occasioni si sono trovati a raccogliere e pulire le cacche lasciate a terra.
«E’ una situazione assurda - sottolinea ancora Beppe Mescia - Il campo sportivo non è un parco giochi che è a disposizione di tutti. E’ una struttura pubblica, comunale, dunque eventuali danni che vengono provocati poi sono pagati da tutta la collettività. Come si fa a non capire questo? Ci vuole rispetto per le cose di tutti. Non so come facciano, ma alcuni ragazzi sono riusciti ad entrare anche attraverso la scala della tribuna con la bicicletta».
L’auspicio è che certe situazioni possano davvero finire, anche perché il problema si sta trasformando sempre di più in una questione di sicurezza di un’area che, quando cala la sera (ma sembra in alcune occasioni anche durante il giorno) diventa sempre più terra di nessuno, senza alcun rispetto per il lavoro e l’opera che da sempre vengono portati avanti per cercare di coinvolgere i giovani nel fare sport.

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