Stop agli impianti da sci: la Giunta Regionale chiede ristori immediati
Ieri (lunedì 15) il presidente Alberto Cirio ha convocato un'immediata riunione straordinaria della Giunta
Stop agli impianti da sci: la Giunta Regionale chiede ristori immediati
Impianti da sci
Dopo lo stop all'apertura degli impianti da sci, arrivato sul filo di lana, domenica 14 febbraio, a 12 ore dall'apertura prevista, anche se solo con una capienza del 30 per cento, ora la Giunta regionale chiede ristori immediati
Il caso
Già nella mattinata di ieri, lunedì 15 febbraio, il presidente Alberto Cirio ha convocato una Giunta straordinaria, durante la quale è stato deciso “uno stanziamento di 5,3 milioni di euro come ristori per gli impianti sciistici nuovamente penalizzati da una politica di chiusura intempestiva e annunciata con nessun anticipo. Una dinamica, questa, che ha reso impossibile una politica di pianificazione delle aperture per la stagione sciistica e che ha causato ulteriori danni a quelli già ingenti che la pandemia ha provocato anche a questo comparto. La Giunta delibererà venerdì queste risorse che sappiamo non essere sufficienti, ma che sono un modo immediato per dare ossigeno a un settore che per il Piemonte è strategico”. Al fianco del presidente regionale, l'assessore allo sport Fabrizio Ricca.
L'esecutivo guidato da Cirio invierà al nuovo Governo, guidato dal presidente Mario Draghi, una memoria con le istanze urgenti che la Regione chiede al Governo su questo argomento, come l’attivazione immediata dei ristori che gli operatori del settore attendono da mesi ma anche un ulteriore indennizzo per le cinque false partenze subite dal comparto fin dall’avvio della stagione invernale.
L'ira della Regione dopo l'annuncio dello stop
Dura è stata la presa di posizione del Governatore piemontese Alberto Cirio e dell'assessore allo Sport Fabrizio Ricca dopo l'annuncio dello stop all'apertura degli impianti sciistici.
Aveva sottolineato Cirio:
"Sono allibito da questa decisione che giunge a poche ore dalla riapertura programmata per domani. Il Comitato tecnico scientifico nazionale soltanto dieci giorni fa, il 4 febbraio, aveva stabilito che in zona gialla da lunedì 15 si sarebbe potuto sciare. Su queste direttive il Piemonte si è mosso, nel rigoroso rispetto delle regole. Regole che non possono cambiare tutte le settimane. E, soprattutto, i dati aggiornati sulla situazione epidemiologica sono in possesso del Cts e del Governo da mercoledì. Mi chiedo se non fosse il caso di fare queste valutazioni prima, invece di aspettare la domenica sera".
E l'assessore Ricca aveva aggiunto:
"Se le realtà imprenditoriali dello sci decideranno di ricorrere a vie legali contro questa decisione piovuta dal cielo senza alcun preavviso, e senza tenere in considerazione il lavoro della gente, come Regione saremo al loro fianco”.