Nulla è deciso

Spostamenti fra Comuni a Natale, Conte: "Deciderà il Parlamento"

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla presunta apertura del Governo ha fatto... marcia indietro.

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C'è chi ha subito improvvidamente parlato di "dietrofront", annunciando un'imminente "apertura" da parte del Governo sulla possibilità di spostamento fra Comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno. E invece il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte su questo presunto dietrofront ha fatto... marcia indietro.

Oggi, venerdì 11 dicembre 2020, in videoconferenza stampa da Bruxelles, il premier ha chiarito che bisogna mantenere le restrizioni e che, eventualmente, dovrà essere il Parlamento ad assumersi la responsabilità di apportare correttivi all’ultimo Dpcm, in base al quale 25, 26 dicembre e 1 gennaio è vietato uscire dal proprio Comune per andare a visitare i parenti, a meno che questi siano non autosufficienti.

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Spostamenti fra Comuni a Natale

Non solo l'opposizione, anche  25 senatori del partito democratico, avevano chiesto di modificare la norma, che penalizza i Comuni più piccoli.

Fra loro anche il deputato brianzolo Roberto Rampi:

“Non pare praticabile la strada che porterebbe a una modifica del Decreto in piena emergenza sanitaria, più percorribile quella di modificare le ‘deroghe’, ovvero le giustificazioni sullo stato di necessità. Con le cosiddette Faq di palazzo Chigi. Si potrebbero così ‘allargare’ le maglie sui ricongiungimenti familiari”.

Ma si dovrà in ogni caso necessariamente attendere la prossima settimana. La presidente del Senato Maria Alberti Casellati  ha  convocato per lunedì 14 dicembre alle 16.30 la Conferenza dei Capigruppo per formalizzare la calendarizzazione, ovvero per programmare la discussione della mozione,  sulla mobilità nelle feste. In altre parole il Senato discuterà degli spostamenti tra Comuni a Natale e con tutta probabilità questo accadrà nella giornata di mercoledì.

Conte: "Deciderà il Parlamento"

Il premier in collegamento da Bruxelles:

"Non possiamo consentire in quei giorni che ci siano occasioni di convivialità tra amici, parenti e conoscenti. Dobbiamo mantenere le restrizioni. Se poi il Parlamento, assumendosene tutta la responsabilità, vuole introdurre qualche eccezione per i Comuni più piccoli, che possa avere comunque una logica di mantenimento, e consentire la circolazione in un raggio comunque contenuto per Comuni più piccoli... io personalmente l'ho detto: s'è aperta una riflessione anche attorno al Governo, ci confronteremo anche con gli altri capidelegazione, torneremo su questo punto ma ovviamente il Parlamento è sovrano".

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