Protocollo d'intesa

35mila medici di base pronti a vaccinare subito (se arrivano le dosi)

Il Governo guarda al modello inglese e non esclude una modifica al piano iniziale privilegiando una sola dose per tutti, senza accantonare per il richiamo.

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Ben 35mila medici di famiglia in tutta Italia sono pronti a somministrare subito il vaccino Covid, nei loro studi, a fronte di accordi regionali. Certo, sempre che arrivino le dosi, dettaglio non trascurabile.

IL VIDEOSERVIZIO:


35mila medici di base pronti a vaccinare

E' il segretario nazionale della Federazione Italiana dei Medici di medicina generale Silvestro Scotti ad assicurarlo dopo il via libera al protocollo d'intesa tra Governo, sindacati medici e regioni, che definisce a livello nazionale le modalità di partecipazione dei medici di base alla campagna vaccinale in corso.

Incognita delle dosi disponibili

All'interno di queste affermazioni c'è una specifica che chiarisce: "avendo le dosi di vaccino". Già, perché il problema non è da poco, considerando anche il taglio di Astra Zeneca all'Italia pari al 10-15% di quelle preventivate. Per fine marzo il nostro Paese dovrebbe ricevere da inizio campagna vaccinale 13 milioni di dosi, secondo Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità.

Si valuta anche il modello inglese

Il Governo starebbe pensando ad una modifica nel piano guardando all'esperienza della Gran Bretagna: una sola dose del vaccino anglosvedese per tutti e subito, senza accantonare le scorte per il richiamo.

Vaccinare i dipendenti in fabbrica

Confindustria ha poi proposto di aprire le fabbriche per vaccinare dipendenti e familiari. Carlo Bonomi circostanzia la sua offerta: i dipendenti delle aziende aderenti a Confindustria sono circa 5,5 milioni; se consideriamo una media di 2,3 componenti per nucleo familiare potremmo vaccinare più di 12 milioni di persone.

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